Nessun risultato trovato
1Backup è un programma, o meglio un servizio di backup molto versatile perché consente di salvare i dati in Cloud, ma è anche abilitato a fare il backup in locale (su server locale) oppure in modalità ibrida, vale a dire parte in locale e parte su Cloud o a creare la stessa copia sia localmente sia su piattaforma Cloud. 1backup offre le soluzioni ottimali per la gestione di tutti i backup dei clienti e permette di eseguire il salvataggio dei dati sia sul computer dove è in esecuzione, sia su una risorsa di rete che potrebbe essere un NAS o addirittura su un hard disk esterno connesso al server tramite USB. Per quanto riguarda il backup in Cloud, i dati risiedono su data-center italiani e per l’esattezza nella farm di SUPERNAP a Siziano, il che rende il servizio 1 Backup idoneo a soddisfare i requisiti del GDPR e dei clienti istituzionali.
1Backup può essere installato su moltissimi sistemi operativi sia sul server che su comuni PC e la gestione del servizio avviene tramite la piattaforma Sigma, che è una piattaforma per tutti i servizi Cloud offerti da Coretech che comprende praticamente tutto il servizio di backup di 1Backup.
Il funzionamento di 1Backup è basato su degli agenti, abbinati a un account utente e ciascuno dei quali può gestire più job di backup; per funzionare, ossia eseguire backup e restore dei dati, è necessario che l’agente sia installato sul server di cui deve eseguire backup e restore. Una volta installato e avviato, l’agente permette di eseguire in locale tutte le impostazioni del caso e di avviare i job di backup e di restore.
Lo stesso agente può essere gestito da remoto tramite la piattaforma Sygma, dalla sezione riservata a 1Backup, che è quella accessibile dal pulsante a nuvoletta; quindi una volta creato l’agente, si può andare su Sygma ed eseguire il refresh della situazione relativa all’account cui l’agente stesso è stato abbinato, per vederlo a video.
Diciamo che la gestione remota dalla Dashboard di Sygma è una comodità per “telecontrollare” backup e restore su una macchina fisicamente lontana e per concentrare in un unico pannello di controllo la situazione di più server e pertanto di più clienti.
Prima di entrare nel vivo, ossia di spiegare come si esegue il backup attraverso gli agenti NAS e QNAP, facciamo una panoramica sul funzionamento di 1Backup: il servizio funziona con un agente che viene installato su un server di cui dovete fare backup. L’agente è installabile su Sistemi Operativi Windows, MAC, Linux e UNIX.
I dati di backup vengono crittografati con una codifica AES ad elevato livello di sicurezza (256 bit) prima ancora di prendere posto sullo storage locale, ovvero di essere inviati tramite Internet al data-center per il salvataggio in Cloud.
Il restore è reso sicuro da una continua e regolare verifica dell’integrità CRC dei dati salvati, meccanismo, questo, che garantisce sempre il ripristino del dato; inoltre è anch’esso protetto da crittografia e da password.
Con 1Backup si opera in un ambiente di backend in cui è possibile collegare e vedere tutti i job di backup pianificati, fare delle modifiche e avere una reportistica completa.
Quindi per utilizzare 1 Backup occorre:
1Backup è un servizio:
Il servizio offre la possibilità di:
1Backup si può gestire completamente tramite una Console di Gestione Centralizzata accessibile via web da qualsiasi computer e tramite app da tablet o smartphone basato su sistema operativo iOS o Android. La console è quella della soluzione Sygma ed è illustrata nell’immagine seguente; costituisce la Dashboard cui si è accennato qualche paragrafo indietro.
A questa Dashboard si accede al backend di 1Backup cliccando sul pulsante, tra quelli nella barra in alto allo schermo, a forma di nuvola.
Ciò detto vediamo i tre tipi di agenti installabili per quanto riguarda 1Backup, che sono 1Backup PC, 1Backup NAS e 1Backup Server. La differenza sostanziale fra questi tre agenti risiede nel dove installarli, ma più esattamente:
- 1Backup PC è orientato a chi deve eseguire il salvataggio dei dati sul proprio PC o sui PC dei propri clienti;
- 1Backup Server è pensato per il rivenditore che gestisce direttamente i job di backup per i propri clienti o per il cliente finale che deve gestire direttamente i propri server.
- 1Backup NAS è dedicato solo a Qnap e Synology e permette di eseguire il backup direttamente su NAS senza bisogno che siano in funzione PC o server sulla rete.
Mentre quest’ultimo è dedicato solo a Qnap e Synology, le altre due versioni sono intercambiabili, nel senso che 1Backup PC può essere installato su server e viceversa, però chiaramente la versione server dispone di moduli utili nell’installazione server mentre 1Backup PC è più limitato (per esempio non ha i moduli per idb).
Tutti e tre gli agenti sono sincronizzati con Sygma, quindi è possibile averne la visibilità e il controllo dalla Dashboard di 1Backup su Sygma
Sofferiamo quindi la nostra attenzione sull’interfaccia dell’agente installato su Synology, che è la stessa installata su sistema operativo Windows o MacOS o Linux, già descritta negli altri tutorial dedicati a 1Backup. Dopo l’interfaccia che richiede l’autenticazione (username e password) una volta introdotte le credenziali corrette ed eseguita la login ci si trova di fronte alla solita interfaccia locale di 1Backup, che è quella proposta dall’immagine seguente.
Con il pulsante Backup si esegue materialmente un backup già impostato, mentre con Backup impostati si impostano i job di backup per l’agente, con Ripristina si sceglie e si ripristina un backup esistente, mentre con Report si ottengono i rapporti dettagliati di backup e restore eseguiti.
Il pulsante Impostazioni consente di personalizzare l’agente e Utility dà accesso a impostazioni avanzate.
Nello specifico sui NAS è possibile fare solo il backup di file e cartelle; si può fare un ripristino direttamente sul NAS e il backup.
L’installazione è semplice e la configurazione e la gestione del backup risiedono direttamente su NAS, quindi non su altre macchine, quindi qui 1Backup opera in stand alone; rimane la possibilità di gestire agenti e bakup-set sia da NAS (locale) che dalla Dashboard di Sygma.
Restano valide tutte le impostazioni possibili con 1Backup, quindi quelle della retention dei dati (a tutela di cancellazioni involontarie) ed anche la possibilità di effettuare backup ibridi, ossia parte su NAS e parte su Cloud.
Vediamo dunque come installare e configurare 1Backup su NAS e facciamolo prendendo a riferimento Synology; a riguardo notate che in Sinology c'è solo un passaggio in più rispetto a Qnap, ma l'installazione è identica.
Come prima cosa andiamo a creare il nostro agente e lo facciamo da Sygma: una volta effettuata l’autenticazione entriamo nella sezione di Cloud coretech nella sezione 1backup e qui viene proposta la Dashboard corrispondente, dove apparirà la lista degli agenti installati e degli account correlati (immagine seguente).
Per creare un nuovo agente occorre creare o associare un account. L’operazione si esegue cliccando sulla voce di menu AGENT e poi, nella schermata omonima, sul pulsante +NEW AGENT verde che si trova in alto a destra (riferitevi all’immagine della schermata AGENT). Ciò fa aprire la finestra di dialogo mostrata nell’immagine seguente, nella quale definiamo i parametri dell’account, ossia se sarà relativo a un utente amministratore o meno, quale sarà l’amministratore (casella ADMINISTRATOR) i parametri di login (username e password) per accedere all’agente installato sul NAS e via di seguito.
In particolare, nel menu AGENT TYPE definiamo, attraverso il menu a tendina, se si tratta di un agente Server, PC o NAS; nell’immagine quest’ultima voce non è mostrata ma sarà presente quando utilizzarete il prodotto. Nel campo E-mail inseriremo l’indirizzo di posta elettronica dove 1Backup invierà i report (simili a quelli ottenibili localmente con il pulsante Report dell’interfaccia utente in locale su NAS).
Nel campo QUOTE possiamo scrivere la quota, ossia lo spazio fisico sui dischi del NAS dedicato ai backup (per esempio 60 GB)
Una volta compilati i vari campi e spuntati i moduli che vogliamo attivare, con un clic sul pulsante blu Create che si trova in fondo alla pagina creiamo l’account. Automaticamente all’account viene assegnato il server cui si andrà a collegare (immagine seguente).
Poco dopo nella schermata AGENT di Sygma troveremo il nuovo agente e da qui, se necessario sarà possibile modificare alcuni parametri, semplicemente cliccando su di essi. Sempre da qui, ossia dal riepilogo dell’agente, possiamo anche cambiare la password, sospenderlo, cambiare eventuali parametri ecc.
Una volta creato l’account, bisogna spostarsi sul server e installare l’agente stesso, quindi collegarci con questo account al back-end. Per prima cosa, dalla Dashboard di Sygma e precisamente dalla schermata che riepiloga gli agenti, clicchiamo su quello che ci interessa (che è quello appena creato) e in basso si aprirà un riquadro che riepiloga gli agenti disponibili sotto al nome dell’agente, che nel caso dell’immagine seguente è “provanas”.
Il riquadro è intitolato Agent download e ci mostra quali agenti possiamo scaricare per il nostro account distinti per tipo e sistema operativo di destinazione; nella finestra troviamo l’elenco degli agenti con la relativa descrizione (Short Description): qui facciamo clic su quello interessato e scarichiamo (con il pulsante a freccia in giù) l’agente interessato, sceglieremo l’agente NAS e indicheremo dove scaricarlo.
A questo punto possiamo passare al NAS, dalla cui interfaccia utente (il desktop mostrato nell’immagine seguente) raggiungibile dal browser digitando l’indirizzo di rete, procediamo all’installazione dalla sezione Package center.
Qui, cliccando su Installed andiamo ad aprire la finestra Manual Install, dalla quale andiamo a installare manualmente il pacchetto 1 Backup (immagine seguente) cercandolo con il pulsante Browse.
Con esso apriamo la finestra di dialogo che ci elenca i pacchetti disponibili (immagine seguente) dove clicchiamo sul nome del file interessato, che nello specifico è obm-sinology-443……
Cliccando su Apri torniamo alla schermata precedente, dove con il pulsante Next avviamo l’installazione.
Nella schermata successiva accettiamo l’accordo di licenza, quindi in quella dove è richiesto l’URL per i dati su Cloud incollerete il link (immagine seguente) che vi avremo inviato quando avrete effettuato l’acquisto del prodotto.
Copiato il link, fate clic su Next e procedete con l’installazione cliccando su Apply nella schermata che segue, la quale riepiloga le impostazioni di installazione (immagine seguente).
A installazione terminata, vedrete sul desktop del NAS l’icona di 1Backup, cliccando sulla quale potrete accedere all’interfaccia utente dell’agente e configurare i job di backup per l’agente stesso (immagine seguente). Notate che i job possono essere configurati anche dalla Dashboard su Sygma, dopo aver eseguito il refresh degli agenti relativi all’account corrispondente.
Infatti andando sul portale Sygma in 1Backup, facendo il refresh apparirà il nuovo agente di backup (Immagine seguente).
Bene, ora che l’agente è stato installato bisognerà configurarlo, quindi per prima cosa va mandato in esecuzione cliccando sulla relativa icona (1Backup) direttamente sul NAS e quando apparirà la relativa interfaccia utente, una volta scelta la lingua mediante l’apposito menu a tendina in alto a destra, bisognerà inserire le credenziali per l’accesso, le quali sono le stesse con cui l’agente è stato creato sulla Dashboard di 1Backup su Sygma.
Cliccando su OK si accede all’interfaccia utente dell’agente, che è la solita già vista e che riproponiamo nell’immagine seguente.
Andiamo ad aprire la finestra dei backup esistenti con un clic sul pulsante Backup impostati, allorché avremo una situazione tipo quella proposta dall’immagine seguente.
Qui andiamo ad aggiungere un nuovo job di backup, che chiameremo “provawebinar” semplicemente cliccando sul pulsante Aggiungi, il quale aprirà una finestra di dialogo da cui cercare e indicare a 1Backup l’origine dei dati (immagine seguente).
Notare che ponendo la spunta sulla casella Mostra file è possibile visualizzare la lista dei file contenuti nella cartella d’interesse, cosa utile laddove non si ricordasse il contenuto o si desiderasse selezionare solo parte dela cartella per il backup.
Una volta effettuata la scelta, cliccando sul pulsante Avanti si passa alla programmazione del backup-set, da dove si possono impostare le funzionalità del backup. Per esempio si può eseguire una pianificazione del backup, decidendo l’orario e l’eventuale periodicità. Cliccando sul pulsante +Aggiungi un nuovo programma si può creare una nuova programmazione, altrimenti se già ne esiste una si può modificare quella. In ogni caso si arriva alla finestra proposta dall’immagine seguente.
Qui si possono definire i giorni della settimana in cui eseguire il backup e l’orario di partenza; nella casella Arresta, è possibile stabilire se arrestare l’operazione solo a backup completato oppure (opzione Dopo) quando è trascorso un certo tempo dall’inizio; quest’ultima opzione è utile ad esempio per evitare che il backup sovraccarichi la rete negli orari di maggior traffico e non comporta la perdita dei dati, perché semplicemente il backup si interrompe, per poi riprendere all’orario impostato, con eventuali dati che nel frattempo sono stati aggiunti.
Ponendo la spunta su Esegui criteri di conservazione si imposta la retention, che per impostazione predefinita è di 7 giorni.
Fatte le impostazioni nella finestra, con OK si passa alla finestra seguente, che riguarda la scelta della destinazione dei backup, dove dal menu a tendina Archivio di destinazione si sceglie un target tra quelli disponibili (per esempio 1Backup).
La destinazione del backup può essere una piattaforma Cloud come quella di Amazon o di Google, ovvero un servizio FTP. Nel nostro caso scegliamo 1Backup (che è il target Cloud di Coretech) e una volta esercitata la scelta, con OK si arriva alla finestra Destinazione (immagine seguente) dove si può definire la modalità di backup nella destinazione scelta.
Nello specifico, dal menu a tendina Modalità backup è possibile definire se eseguire un backup sequenziale o concorrente, fermo restando che ciò è sensato solo se esistono più destinazioni di backup: per esempio una locale (su NAS) e una su Cloud.
In tal caso la modalità sequenziale definisce che il backup viene eseguito prima nella destinazione che appare per prima in elenco, mentre concorrente avvia il backup insieme verso entrambe le destinazioni.
Per aggiungere ulteriori destinazioni di backup, ad esempio per eseguire un backup ibrido su NAS e Cloud, basta fare clic su Aggiungi e si accede così alla finestra mostrata nell’immagine seguente;
la stessa procedura vale anche se non esiste alcun target e si deve creare il primo.
Qui, una volta impostato il target si fa clic su OK e si torna alla finestra dell’immagine precedente. In questa, con un clic su Avanti si va alla finestra successiva dove, nel caso portiamo il cursore Cripta dati di backup su ON (immagine seguente) possiamo scegliere il tipo di crittografia. Fatto ciò, con Avanti si passa alla successiva finestra di impostazione.
Notate che la chiave di crittografia può essere costruita sulla base di una predefinita, su una personalizzata, ovvero dietro autenticazione (se disponibile) con password utente.
Inoltre, durante la creazione del file di backup, nell’invio alla destinazione e sull’unità di storage locale o Cloud dove risiederà il backup stesso, i dati saranno cifrati. L’informazione sulla chiave servirà a decifrare i dati durante il relativo restore; per l’esattezza il dato giunge criptato alla macchina su cui è richiesto il restore e lì l’agente lo decifrerà.
Attenzione che se optate per la cifratura basata su nome utente e password, tali tali credenziali non vanno modificate; se vengono modificate in Sygma, la modifica non verrà riportata nell’agente e il restore non riuscirà. Se la password viene perduta, il restore non è più possibile a meno di non chiedere a Coretech di resettare la password.
Va precisato che se la macchina dove è stato installato l’agente viee sostituita e occorre installare l’agente su una nuova, al momento del restore l’agente chiederà la password di crittografia.
Ultima impostazione di crittografia è Personalizza, che apre la finestra proposta nell’immagine seguente, nella quale definire l’algoritmo di cifratura e la chiave di crittografia.
Una volta fatte le impostazioni, con un clic su Avanti si accede alla finestra conclusiva, nella quale facendo clic sul pulsante Esegui backup adesso si avvierà il backup.
È anche possibile rinviare il backup, cosa che si ottiene facendo clic sul pulsante Chiudi: in questo caso viene salvato il backup impostato con le relative impostazioni, e può essere eseguito in un altro momento.
In ogni momento è possibile, andando alla finestra riepilogativa dei backup impostati, recuperare un job di backup ed eseguirlo, oppure cambiarne le impostazioni; allo scopo si clicca sul job desiderato e si accede a una finestra di dialogo simile a quella mostrata nell’immagine seguente. Per l’esattezza, con un clic sul pulsante Backup appare la finestra riepilogativa dei backup impostati, dove selezioniamo qullo di nostro interesse.
In questa finestra definiamo la modalità (Full, Incrementale, Differenziale) e cliccando sul pulsante blu Backup in fondo alla finestra avviamo l’esecuzione: 1Backup esegue il job e ci mostra la schermata di stato, dove vediamo la progressione del backup (immagine seguente) tramite la barra colorata di giallo.
Quando la barra sarà completa e diventerà blu, avremo terminato il backup; la finestra riepilogherà i file sottoposti a backup, lo spazio occupato ecc.. Con il pulsante Chiudi si abbandona la finestra e si torna alla schermata iniziale dell’interfaccia utente dell’agente, da dove si può, cliccando sul pulsante giallo Report, vedere il rapporto sul backup eseguito e in generale su quelli eseguiti (immagine seguente) senza passare da Sygma.
I dati e l’esito del backup possono essere visualizzati sulla Dashboard di 1Backup in Sygma cliccando sul pulsante Refresh.
Vediamo adesso come ripristinare il backup creato: dalla solita finestra iniziale, accediamo al ripristino mediante un clic sul pulsante verde Ripristina e ci apre la finestra riepilogativa dei backup eseguiti nella quale clicchiamo sul backup che ci interessa e otteniamo la finestra dell’immagine seguente.
Qui, cliccando sul nome del backup desiderato accediamo alla finestra di selezione della destinazione dalla quale ripristinare e di scelta dell’agente, che in questo caso è quello di 1Backup; se ce ne fossero più da scegliere, verrebbero elencati con le rispettive icone.
Facendo clic sul nome dell’agente accediamo alla finestra proposta nell’immagine seguente, la quale ci permette di selezionare e vedere l’origine dei file di backup e stabilire, scegliendolo nell’apposito menu a tendina, cosa ripristinare.
In questa finestra è possibile selezionare un tipo di backup o dei file, il ripristino di un certo backup di un determinato giorno, oppure se abbiamo eseguito più backup e quindi ci sono stati dei file cancellati che non riusciamo più a trovare e sono ancora in retention, possiamo ripristinare da quelli; allo scopo, dal menu a tendina bisogna scegliere l’opzione Seleziona da TUTTI i file. Altrimenti si opta per Seleziona dei file come da attività.
Optando per Seleziona da TUTTI i file mi si aprirà tutto quello che c'è dentro il cloud, compresi i file cancellati, che nella finestra appariranno in trasparenza (quelli chiari sono quelli non cancellati e comunque modificati fino a quel giorno).
La modalità permette di eseguire il ripristino granulare, quindi si può fare anche un ripristino di un solo file.
Fatte le scelte del caso si clicca su Avanti e si va alla schermata successiva, mostrata nell’immagine seguente, nella quale possiamo selezionare dove salvare il ripristino: selezionando Posizione originale il recupero avverrà nella stessa posizione dalla quale è stato fatto il backup, mentre Posizione alternativa consente di scegliere una nuova destinazione, da specificare. Quindi nella finestra esistono due opzioni: quella che rigenera il file richiesto nel file nello stesso percorso e quella che lo ripristina in un’altra cartella dove dove si vuole.
Quest’ultima opzione serve quando si desidera evitare di sovrascrivere i dati di cui è stato eseguito il backup che si sta andando a ripristinare.
Se un certo file da recuperare non c'è più in quella certa macchina con lo stesso percorso non ha senso che venga ricreato quel percorso.
Comunque si scelga, bisogna procedere facendo clic su Avanti ed arrivando così alla schermata seguente, che consente, a chi lo desidera, si definire una directory temporanea dove archiviare il file di ripristino, ovvero di accettare quella proposta per default dal programma.
Facendo clic su Avanti inizia il ripristino, che mostra una schermata simile a quella del backup, con il solito indicatore di avanzamento a barra colorata. Alla fine del ripristino otteniamo l’esito, che se l’operazione è andata a buon fine è segnalato dal segno di spunta verde accanto al messaggio Ripristino completato.
Al solito, ritornando alla schermata iniziale e facendo clic sul pulsante giallo Report possiamo ottenere un rapporto dettagliato su come è andato il ripristino appena eseguito e in generale sugli altri ripristini effettuati in precedenza.