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L’ampia offerta di soluzioni Kerio contempla anche un’applicazione in grado di realizzare un versatile centralino VoIP configurabile in ogni suo dettaglio; in questo tutorial ne conoscerete le funzionalità, i requisiti e le possibilità di utilizzo sia su macchina dedicata che su macchina virtuale o appliance, passando per l’interfacciamento con linee analogiche e digitali.
Partiamo subito con i requisiti hardware; quelli minimi sono elencati di seguito e si riferiscono a una configurazione base:
Sono comunque consigliati:
La differenza tra le due configurazioni hardware richieste sta nei servizi che si desidera attivare: ad esempio per poter mettere dentro eventuali suonerie che vogliamo utilizzare, le segreterie telefoniche degli utenti ecc. Conviene salire sui 16 GB. Se non vi interessa registrare le telefonate ed avere la segreteria telefonica, come spazio su disco lo spazio disco va bene anche 1 gigabyte.
C’è anche la possibilità di avere una Virtual Appliance che viene fornita configurata per processore Intel Core Duo 1,5 GHz o equivalente, con queste risorse assegnate:
Gli Hypervisor supportati sono VMWare Hypervisor ovvero:
L’interfacciamento di Kerio Operator con le linee telefoniche, sia esse PSTN o ISDN (rispettivamente analogiche e digitali), può avvenire in due modi: tramite delle schede inserite direttamente nell’appliance o nella macchina adibita a fare da centralino, oppure con dei dispositivi esterni detti gateway, i quali sono interfacce telefoniche vere e proprie. I gateway supportati sono riepilogati qui di seguito e si possono trovare su http://shop.coretech.it/prodotti.asp?c=55&m=85.
Gateway Patton Digitali (ISDN)
Per quanto riguarda le schede da inserire direttamente nei computer su cui girerà Kerio Operation, sono tutte prodotte dalla Digium e sono quelle elencate qui di seguito.
C’è poi la scheda analogica Digium TDM410 (4-port analog FXO) e la Digium A4 Series (4 port analog FXO), analogica anch’essa.
Possiamo installare il prodotto sia su una macchina fisica dedicata, si su macchina virtuale. Per l’installazione la Kerio rilascia una ISO contenente il sistema operativo e il prodotto Kerio Operator, quindi non possiamo andare a installarci ad esempio la nostra distribuzione Linux (Ubuntu o quello che ci piace di più) e poi andarci a installare sopra Kerio Operator): il pacchetto è già pronto, quindi abbiamo una ISO che esegue l’installazione del sistema operativo e del Kerio Operator già tutto pronto.
La ISO può essere installata anche in un ambiente virtualizzato di cui non è stata rilasciata la macchina virtuale (quindi una Hyper-V) oppure installarlo su una macchina virtuale andando ad usare la Virtual Appliance della Kerio, come mostreremo in questo tutoriale.
Molto semplicemente, si va nel sito www.kerio.com e in questo si clicca su Support e, nel menu che si apre, su Kerio Operator. Accedete così a una pagina dove, cliccando sulla voce di menu )a sinistra) Download si trova l’immagine ISO da scaricare per eseguire l’installazione Virtual Appliance (immagine seguente).
Notate che sono disponibili varie versioni, come ad esempio la ISO per creare un CD avviabile o quelle per Virtual Appliance in modalità VMX (per quello che riguarda il Player), Virtual Appliance in modalità OVF (per quel che riguarda l’ambiente ESX o V-Sphere).
La ISO Upgrade Image ci serve se dobbiamo fare un aggiornamento di un’installazione e non abbiamo la connessione a Internet ma anche se vogliamo scaricare questo aggiornamento e installarlo in un secondo momento o su un’altra macchina. Lo stesso vale per fare il downgrade, ad esempio se abbiamo installato una versione e ci accorgiamo che causa un po’ di problemi e intendiamo tornare alla versione precedente funzionante.
Per quello che riguarda l'hardware, la Kerio rende disponibili dei box che di fatto sono centralini VoIP con uno specifico hardware e il sistema operativo installato; li trovate descritti sempre nel sito www.kerio.com accedendo alla sezione Support ma cliccando su Tech Specs: qui avete una serie di schede e cliccando su HARDWARE trovate la tabella riepilogativa di tali dispositivi (immagine seguente).
Ad esempio abbiamo il modello Kerio Operator BOX V300 che permette un numero di 180 chiamate contemporanee con 30 chiamate registrate in contemporanea) con un hardware che è davvero ridotto (processore Intel Atom quad-core con 4 GB di RAM e disco 32 BG SSD) se paragonato a quello di un server o una macchina virtuale sulla quale installiamo Kerio Operator.
Dalla stessa pagina che riporta i box, se scorriamo verso il basso troviamo tutto l'elenco delle marche dei telefoni VoIP supportati in auto provisioning (Phones); notate che se un telefono non c'è nell’elenco, non significa che non lo potete configurare, ma semplicemente che non è disponibile nel sistema la parte di autoconfigurazione del telefono, quindi dovete configurarlo manualmente e caricare all'interno del Kerio Operator, nella sezione auto provisioning, il modello di quel telefono, quindi dovete caricare il file XML corrispondente, indicare il modello e dovreste riuscire a fare voi l’auto provisioning del telefono.
Notate che Kerio Operator è base * quindi sostanzialmente compatibile SIP, quindi tutto ciò che funziona con asterisco funziona in linea di massima anche con Kerio Operator, quindi qualsiasi client VoIP, qualsiasi telefono VoIP lo potete andare ad utilizzare senza problemi.
Una volta eseguita l’installazione e il deploy, selezioniamo l’installazione, facciamo il copia-incolla del link e andiamo sul nostro hypervisor a fare il template, incolliamo il link e mandiamo avanti il deploy (immagine seguente).
Una volta finito il deploy bisogna eseguire l’upgrade del virtual hardware, quindi rimuovere la scheda di rete predefinita nell’installazione (che è una flexible per garantire la retrocompatibilità con le vecchie versioni di VMware) e sostituirla con una E1000, altrimenti il centralino potrebbe non funzionare come atteso.
Avviate dunque la macchina virtuale e accedetevi (notate che per impostazione predefinita non è prevista password, ma potete impostarla) e come prima cosa andate a effettuare la configurazione della rete (immagine seguente).
Da qui impostate l’indirizzo IP, la modalità e quant’altro serve, poi confermate e andate ad attivare l’amministrazione remota (immagine seguente) cosicché siete pronti per gestire da web la macchina virtuale.
Quando accedete a Kerio Operator dovete effettuare le impostazioni di base, come ad esempio la lingua dei display degli apparecchi telefonici, che per default è l’inglese. Dobbiamo anche sostituire la password predefinita con quella desiderata per l’accesso alla console remota.
Tutte le configurazioni di Kerio Operator si eseguono dalla Dashboard, che è simile a quella degli altri prodotti Kerio e GFI e che sostanzialmente è un’interfaccia utente riportante a sinistra dello schermo le categorie principali accessibili cliccando sui relativi pulsanti (telefoni interni con il tasto a forma di cornetta, Impostazioni con quello a forma di ingranaggio, utenti con quello a forma di barre di segnale dei cellulari e Log tramite il pulsante a forma di foglio), subito a destra il menu corrispondente al pulsante cliccato di volta in volta e nella zona dal centro schermo a destra le finestre e tab delle funzioni attinenti alle voci di tale menu.
L’immagine seguente propone la Dashboard presentata all’avvio del prodotto, che è quella corrispondente alla categoria delle impostazioni (pulsante a forma di ingranaggio); si riferisce a un prodotto appena installato, che quindi non opera perché non vi sono impostati utenti, interni ecc. Quanto mostrato nella Dashboard è l’utilizzo di risorse come CPU, RAM e spazio utilizzato sul disco rigido o unità di storage.
Una volta installato il prodotto, la prima cosa da fare è andare a completare la parte di configurazione di rete, quindi dalla schermata Impostazioni andiamo a cliccare, nel menu, sulla voce Rete e accediamo alla relativa finestra, mostrata nell’immagine seguente, dove vedete la scheda Generale.
Se non dovete utilizzare dei telefoni sul cellulare, se non avete necessità di utilizzare il Soft Phone della Kerio Android o iOS, piuttosto che non utilizzate quello sul PC ma un client VoIP qualsiasi e i telefoni normali, potete anche evitare di configurare il nome host e lasciare quello predefinito. Il consiglio, però, è di andarlo a configurare e di inserirlo nella casella Nome host (per esempio centralino.web.it). Bisogna quindi definire i DNS (mettiamo pure quelli pubblici di Google) e clicchiamo su Applica.
Notate un dettaglio importantissimo: sia che abbiamo un IP pubblico direttamente assegnato, sia che l’IP sia dietro una NAT, soprattutto se ci colleghiamo con telefoni dall'esterno dobbiamo andare ad abilitare la NAT e poi clicchiamo su Ottieni nostro IP pubblico il prodotto ci mostra qual è il nostro IP pubblico, che dobbiamo impostare.
Dalla tab Rete possiamo anche, tramite il pulsante Sniffer pacchetti, andare a fare uno sniff dei pacchetti per analizzare poi con white shark il traffico in caso di problemi, cosa che può essere molto utile ad esempio le telefonate si sentono male, la voce va a scatti ecc. Per identificare il problema si effettua una telefonata abilitando la registrazione dei pacchetti e poi si va ad analizzare il pacchetto.
Altra funzione disponibile è quella accessibile dal pulsante Lease DHCP, che permette di utilizzare Kerio Operator come server DHCP; dalla finestra che si apre possiamo eseguire l’auto-provisioning dei telefoni, ad esempio. Ad esempio se il DHCP server è il router Telecom, è molto limitato e l’opzione 66 che è quella del DHCP che ci serve per indicare qual è il server di provisioning dei vari dispositivi non è gestibile. A questa carenza supplisce, appunto, la gestione dell’opzione 66 nel DHCP.
Con il pulsante Modifica si apre la finestra di dialogo mostrata nell’immagine seguente, che permette di modificare le impostazioni di rete come la scheda o interfaccia, l’indirizzo IP e il gateway predefinito.
Possiamo specificare un altro gateway e un altro server DNS diversi da quelli del centralino: ad esempio se il centralino ha una linea dedicata per le telefonate VoIP (ha una ADSL dedicata solamente al VoIP) e poi un’altra scheda di rete da utilizzare per gestire distintamente il traffico VoIP degli interni del centralino. In un caso del genere potete fare il lease del DHCP sulla seconda scheda di rete ed impostare come gateway uno diverso, per esempio quello della linea interna.
Insomma, Kerio Operator offre la possibilità di di dividere il traffico esterno da quello interno.
L’ultima funzione disponibile nella tab Generale è quella accessibile dal pulsante Tabella di routing, che consente, appunto, di impostare la tabella di routing e le regole.
Passiamo alla scheda Firewall che si riferisce alle impostazioni del firewall installato e pre-configurato in Kerio Operator (immagine seguente).
Da qui possiamo andare a gestire l'accesso al Server Web, quindi all’amministrazione; la parte web vi serve, insieme all’utente, per la gestione dell’interno corrispondente. A riguardo va notato che esiste già via web un Soft Phone, il che permette già di fare telefonate via web piuttosto che andare a gestire l’interno, una volta che sarà stato configurato, la eventuale deviazione delle chiamate ecc.
Quindi vedete tutti gli IP assegnati al server web, nonché quello relativo all’accesso esterno al SIP, oltre alle impostazioni di configurazione automatica dei telefoni fissi.
Se non avete l’esigenza di gestire la deviazione delle chiamate, ma semplicemente avete il vostro operatore VoIP esterno, dato che questo ci rilascia gli indirizzi IP su cui passa tutto il traffico, possiamo andare a creare un gruppo e restringere l’accesso al nostro servizio solo da quegli IP, cosicché evitiamo anche possibili attacchi sulle interfacce SIP.
Nella stessa schermata, passiamo alla configurazione automatica dei telefoni fissi: quella predefinita è, come vedete, solo un local client, quindi non permette l’auto-configurazione (auto-provisioning) di telefoni esterni, che però si possono impostare senza problemi. Nella parte di integrazione col CRM, che sono le AMI, vale a dire le API di asterisk, possiamo andare a integrarci con i vari software che gestiscono le API di asterisk (il default è local clients).
L’ultima impostazione riguarda l’accesso SNMP per il monitoraggio SNMP.
Una volta sistemata l’impostazione di rete si può, sempre dalle opzioni possiamo tornare alla Dashboard, attivare la licenza, possiamo aggiungere sezioni, chiamate attive cronologia delle chiamate, conferenze attive, log chiamate, la coda delle chiamate ecc.
Vediamo ora come configurare utenti e interni: dalla solita schermata che si apre cliccando sul pulsante a ingranaggio, si clicca nella voce di menu Utenti e con il pulsante Aggiungi si accede alla finestra di creazione mostrata nell’immagine seguente.
Si procede quindi definendo username e relativo nome reale, indirizzo di posta elettronica password, e lingua del relativo apparecchio; quest’ultima funzione è utile, ad esempio, in un ufficio dove coesistono persone di diversa nazionalità. Per le lingue non disponibili in elenco è possibile scaricare il relativo file .zip dal sito Kerio e installarlo nel sistema, allorché apparirà nel menu una volta riavviato Kerio Operator.
L’indirizzo e-mail è utile sia per l’eventuale integrazione con Kerio Connect, sia per definire, se occorre, un server SMTP che nel caso venga ricevuto un messaggio in segreteria telefonica lo notifica all’utente con una e-mail.
Per abilitare l’account bisogna porre la spunta sulla casella Account abilitato, la quale serve, ad esempio, se si vuole disattivare momentaneamente un utente che starà fuori ufficio per un certo tempo, ma conservarne tutte le impostazioni per quando servirà.
Passiamo al tab Interni, nella quale l’opzione vocale è abilitata per impostazione predefinita; qui possiamo impostare alcune regole come il numero di interno, le suonerie e rispettive modalità ecc. Nel riquadro centrale sono elencati eventuali interni già esistenti (tale riquadro è vuoto se si tratta di una nuova installazione) e per creare un nuovo utente si deve cliccare sul pulsante Aggiungi, che fa aprire la finestra di dialogo mostrata nell’immagine seguente.
La prima cosa da notare è che il numero di interno assegnabile parte da 10, per impostazione predefinita del programma; in Descrizione si può indicare qualche caratteristica identificativa, come ad esempio “sala riunioni”. La casella Username è disponibile solo se esistono già utenti cui l’interno può essere associato.
In Gruppo autorizzazioni chiamate è possibile scegliere una regola restrizione per l’interno, come ad esempio il blocco delle chiamate internazionali, di quelle sui cellulari ecc. (non volendo alcuna restrizione basta lasciare l’impostazione predefinita No restrictions).
Username SIP è l’interno e la password SIP viene creata da Kerio Operator; è consigliabile non cambiarla mai, soprattutto se il centralino viene esposto al pubblico.
Spuntate l’opzione Registra chiamate se intendete attivare la registrazione delle telefonate, per esempio quando occorra tenere traccia di un accordo con un cliente.
Passiamo alla tab Codec, dove si effettuano le impostazioni del codec audio utilizzabili (immagine seguente); qui è importante utilizzare lo stesso codec utilizzato sulla linea, ovvero con l’operatore di telefonia scelto.
Consigliamo di mantenere, nella sezione di destra (Codec selezionati), solo quelli supportati dall’operatore di telefonia e di impostare parimenti i telefoni connessi al centralino.
L’ultima scheda è Avanzato, che riporta due opzioni:
Fatta la configurazione si clicca su OK e si torna indietro alla finestra di dialogo Aggiungi utente; qui, spostandoci nella scheda Avanzato possiamo indicare se l’utente avrà privilegi di amministratore o meno e se varranno in sola lettura o in lettura e scrittura (immagine seguente).
Possiamo anche impostare se l’utente può usare il computer da Kerio Phone (uindi da web) o con il software Kerio su PC, ovvero se andare a configurare un dialer esterno (assegnando l’eventuale password) sfruttando le AMI per effettuare i click-to-call da browser.
Una volta creato l’utente con interno 10 facciamo login in Kerio Operator con l'utente creato, allorché ci appare la schermata mostrata nell’immagine seguente, la quale chiede (nel menu a destra) se usare l'interno 10 come telefono esterno o come computer.
Nell’uso come telefono, si inserisce nell’apposita casella il numero da chiamare e cliccando sul pulsante verde con il simbolo della cornetta il prodotto fa suonare l’interno 10 e quando si solleva la cornetta del telefono parte la chiamata verso tale numero.
Sempre dal menu a destra è possibile, cliccando su Impostazioni, aprire la schermata dalla quale gestire le varie funzionalità ed anche le regole di inoltro (Regole) e di attivazione della suoneria, nonché il time-out in caso di mancata risposta e il comportamento in caso di interno occupato (immagine seguente).
Possiamo definire anche che tipo di chiamate gestire, ossia consentire solo una chiamata in entrata, ma anche applicare le regole riportate anche per i gruppi di chiamate e le code di chiamata se l’interno fa parte di un gruppo ecc. Altra impostazione utile è la ricerca dell’utente su altri numeri, come ad esempio un cellulare, un altro numero di rete fissa o un altro interno, laddove non sia disponibile (ovvero suoni libero o occupato) da specificare nel riquadro centrale della finestra di dialogo; i numeri vanno inseriti con il pulsante Aggiungi.
L’ultima casella va spuntata se si utilizza Kerio Phone Desktop, allorché permette di ricevere, su questo prodotto, le chiamate provenienti da un gruppo.
Passiamo ora alla configurazione degli interni, cui si accede con il pulsante a ingranaggio, cliccando sulla voce di menu Interni; nella zona centrale dello schermo vedremo gli indirizzi IP corrispondenti agli utenti e ai PC registrati (di solito appaiono gli interni da cui ci si è collegati via web) come visibile nell’immagine seguente).
Cliccando su un interno appare la finestra di dialogo che riporta le relative impostazioni e che consente di modificarle, se occorre (Modifica interno).
Se nel prodotto è attiva l’opzione fax, spuntando l’opzione Inoltra i fax in entrata all’indirizzo email dell’utente è possibile, al rilevamento di una chiamata proveniente da fax, decidere l’azione da intraprendere, scegliendola dal menu a tendina accessibile dalla casella corrispondente (immagine seguente).
Dalla sezione delle impostazioni, cliccando sulla voce di menu Code chiamate si accede alla finestra di dialogo dalla quale si gestiscono le code di chiamate, ovvero le modalità con cui chiamate prese automaticamente dal sistema di risposta automatica e poste in attesa vengono poi dirottate sugli interni, quindi sul primo disponibile, su uno predefinito ecc. (immagine seguente).
In particolare, da Strategia coda è possibile scegliere, tramite il menu a tendina corrispondente, come gestire la coda stessa, ovvero come e a quale agente dirottare la chiamata, ovvero in che modo scegliere questo agente (immagine seguente).
Tra le impostazioni di questa tab c’è il tipo di messaggio o musica da far ascoltare, le chiamante in attesa, il time-out dell’attesa (tempo scaduto il quale la conversazione viene terminata), il numero massimo di chiamate ammissibili da una coda ecc.
Analoga è l’impostazione dei gruppi di utenti cui vengono indirizzate le chiamate in ingresso, che sono chiamati Agenti: cliccando sulla relativa tab della medesima finestra di dialogo è possibile definire quali gruppi sono interessati e secondo quali modalità (immagine seguente).
La casella Consenti login/logout dinamico degli agenti permette agli utenti di includersi o escludersi mediante un comando locale (ad esempio sul telefono VoIP) sia nella coda di chiamate pertinente (del loro gruppo di appartenenza) sia in code di altri gruppi mediante codici, rispettivaente, di login e di logout. Non spuntando tale casella, gli utenti saranno sempre inclusi nelle code e il loro telefono risulterà disponibile e quindi passibile di ricevere chiamate. La funzione è utile ad esempio quando il centralinista di un call-center deve prender una pausa o ai cambi di turno.
Nella zona centrale della finestra di dialogo si possono aggiungere o rimuovere agenti assegnati definitivamente ai gruppi, ossia connessi a prescindere dal login/logout dinamico.
Passiamo alla scheda Annunci, appartenente sempre alla finestra Aggiungi coda chiamate, che permette di definire gli annunci vocali: nella sezione Agenti inseriamo l’annuncio che l’agente sente quando si logga a una coda o gruppo e serve per ricordare in quale coda o gruppo sta entrando (utile come conferma dell’operazione) mentre in quella Clienti si impostano annunci e modalità di annuncio ai chiamanti in attesa nella coda (immagine seguente).
Notate coma la configurazione degli annunci ai clienti preveda molte opzioni, tra cui quello di coda piena (per esempio “tutti gli operatori sono momentaneamente occupati” con la relativa azione) ovvero il timeout annuncio, l’annuncio quando non c’è nessun agente disponibile ecc.
Le regole di gestione delle code nei casi particolari sono contemplate nella tab Eccezioni, dove si possono indicare le azioni da intraprendere in caso di time-out, come ad esempio il messaggio di invito a riprovare, l’inoltro ad altri gruppi ecc. La stessa finestra di dialogo consente di impostare le situazioni come l’assenza di agenti disponibili e la coda piena (immagine seguente).
Le azioni in caso di agenti non disponibili sono tipicamente quelle riguardanti il raggiungimento dell’orario di chiusura, ovvero del termine del turno o situazioni simili.
Torniamo alla sezione Impostazioni e clicchiamo sulla voce di menu Gruppi di interni, allorché accediamo alla relativa finestra di dialogo mostrata nell’immagine seguente, dove si assegna il numero di interno corrispondente al gruppo e nel riquadro centrale si aggiungono o rimuovono gli utenti appartenenti.
Per ciascun numero, cliccandovi è possibile definire quale far suonare e quale no, ovvero se far suonare tutti i telefoni in contemporanea.
Se nessuno degli utenti facenti parte di questo gruppo risponde, possiamo fare il Fallback a un altro interno, piuttosto che ad un altro gruppo, impostando anche le eventuali regole, come ad esempio il tempo trascorso il quale in assenza di risposta avviene l’inoltro. L’impostazione si esegue spuntando la casella Fallback ad un altro interno quando il gruppo non risponde e definendo il timeout e il numero destinatario.
Spuntando la casella Registra chiamate si può impostare la registrazione delle telefonate riguardanti il gruppo di interni.
La finestra di dialogo dei gruppi ha altre tab, che sono simili a quelle degli interni, con impostazioni per le quali vale quanto spiegato prima per la configurazione relativa ai singoli interni.
Una funzione molto comoda per l’installazione degli apparecchi VoIP è quella di autoprovisioning, cui si accede dal solito pulsante a ingranaggio, ma stavolta cliccando la voce di menu Telefoni configurati automaticamente, allorché si apre la finestra corrispondente che riporta gli apparecchi già configurati. Se si aggiungono o tolgono dei telefoni si può aggiornare la lista cliccabdo sul pulsante Aggiorna mentre si può procedere manualmente con i pulsanti Aggiungi/Rimuovi selezionando individualmente i rispettivi apparecchi VoIP della lista. Lo stesso vale per il pulsante Modifica.
L’immagine seguente mostra le schede relative ai telefoni configurati mediante autoprovisioning, sia telefoni fissi che Soft Phone mobili.
Per IVR (Interactive Voice Response) si intende un sistema di risposta alle chiamate guidato da un menu a messaggi vocali registrato: in pratica “l’albero” di selezione che guida il chiamante nella navigazione mediante i tasti da 0 a 9 presenti sulla tastiera del telefono.
Alla configurazione IVR si accede dalla solita sezione Impostazioni mediante il comando IVR semplificato; questo apre la relativa schermata nella quale con il pulsante Aggiungi si apre la finestra di dialogo per la definizione o modifica di nuovi IVR. Un esempio di IVR già costruita è proposto dall’immagine che segue.
La prima impostazione da eseguire è quella dell’interno su cui costruire l’albero o menu di navigazione, quindi, nella casella Descrizione, si deve scrivere il nome assegnato.
A questo punto si costruisce la struttura ad albero ramificandola in modo da correlare a ciascun numero del menu front-end o di primo livello (ossia quello della risposta alla telefonata) la risposta vocale cui corrisponde un interno, ovvero creare sottolivelli e predisporre le azioni correlate.
Tutte le funzionalità viste sinora sono subordinate all’instradamento delle chiamate, ovvero al routing, che è una mappatura indispensabile a gestire le chiamate entranti e uscenti; la prima configurazione da eseguire è quella delle chiamate entranti. Tutte le configurazioni si eseguono dalla relativa schermata, che si trova sotto Impostazioni e che si apre cliccando sulla voce di menu Routing delle chiamate (immagine seguente).
Vediamo le chiamate in ingresso: per prima cosa dobbiamo mettere l’operatore, quindi clicchiamo su Aggiungi interfaccia SIP e accediamo alla finestra di configurazione mostrata nell’immagine seguente.
Nel caso come interfaccia di linea si utilizzi un Patton, la configurazione è abbastanza semplice; in pratica in Nome interfaccia indichiamo il tipo del Patton e poi clicchiamo su Nuovo provider e indichiamo il numero di telefono esterno della linea con eventuale prefisso. Se Kerio Operator si appoggia su un altro centralino e quindi non accede direttamente alla linea esterna, selezioniamo l’opzione Collega ad un altro PBX.
Fatto ciò clicchiamo su Avanti e andiamo alla finestra successiva, dove possiamo definire, in Chiamate in entrata, l’interno cui dirottare le chiamate in arrivo e in Chiamate in uscita i prefissi da utilizzare.
Per prefissi si intende un prefisso da comporre per l’accesso rapido alla linea esterna, tipo lo 0 per prendere la linea. Cliccando su Avanti si va alla schermata successiva, nella quale inserire l’indirizzo IP del nostro patto utente la password, così abbiamo fatto la configurazione del nostro Patton, che viene riepilogata nell’apposita schermata. Cliccando su OK confermiamo, allorché viene creata la nostra interfaccia, quindi andiamo a editarla.
Notate che per alcuni provider il numero utente può differire da quello di telefono; in questo caso specifico, nella casella Nome interfaccia nella prima finestra scriviamo il nome separato mediante un trattino (e senza spazi) dal numero di telefono della linea esterna, quindi cliccando su Avanti si passa alla finestra successiva, che è del tipo di quella mostrata nell’immagine seguente.
Nel campo Username si inserisce il nome utente fornito dal provider (da non confondere col numero della linea esterna) e in Password la password corrispondente, poi con Avanti si procede analogamente a quanto spiegato per la configurazione standard.
L’esempio proposto riguarda il provider Messagenet e una volta creata la configurazione, nella schermata Aggiungi interfaccia SIP appaiono le relative voci nelle sezioni Interfacce e routing delle chiamate in entrata e Routing delle chiamate in uscita.
Se vogliamo editare una configurazione possiamo farla semplicemente cliccandovi sopra; per esempio se vogliamo editare il routing delle chiamate in entrata abbiamo, nel caso specifico, la finestra di dialogo proposta dall’immagine seguente; tale finestra è composta da cinque schede, delle quali l’immagine propone la Generale.
In Generale dobbiamo scrivere nome utente e la password per la registrazione.
Se ci spostiamo sulla tab Dettagli SIP possiamo impostare il server proxy in uscita, quello in ingresso ecc. oltre alla porta corrispondente; impostiamo anche il protocollo di trasporto, il sistema di composizione DTMF adottato ed altro ancora.
Il nome utente viene utilizzato se il domino viene utilizzato quando vuoto.
Le impostazioni della tab Codec sono già state spiegate in precedenza. Vale invece la pena di spendere due righe sulla scheda Avanzato, nella quale (immagine seguente) si eseguono impostazioni determinanti come Numero di chiamate simultanee, che dev’essere coerente con l’hardware utilizzato per l’accesso alla linea: illimitato si può utilizzare se avete una VoIP con un’interfaccia di rete, mentre se le chiamate passano da un Patton analogico (PSTN, ossia su linea commutata) che supporta una sola chiama alla volta, dovete impostare Limitato a: e selezionare 1.
Insomma, l’impostazione deve rispondere all’hardware con cui ci si interfaccia al proprio provider, altrimenti le chiamate in arrivo restituiranno un errore, come ad esempio l’occupato, quando saranno in numero maggiore di quello supportato.
E andiamo alla configurazione del routing in uscita, che può essere editata, una volta creata la connessione con il provider e definita l’interfaccia (la stessa delle chiamate in entrata) cliccando sul suo nome, chiaramente nel riquadro relativo al routing in uscita; ciò dà accesso alla finestra di dialogo mostrata qui di seguito, nella cui scheda Generale si impostano ad esempio i prefissi: se mettete 3, la relativa interfaccia si utilizzerà per tutte le chiamate dirette ai cellulari, mentre mettendo 00 varrò per le internazionali e intercontinentali.
Se mettete 0, nel campo in basso Numero chiamato in Cifre telefoniche da sinistra dovete mettere 1 per le nazionali e 2 per le internazionali.
Nella stessa tab si possono impostare gli ID chiamante che appariranno alle persone chiamate, selezionando la modalità preferita.
L’immagine seguente propone un esempio di configurazione di routing completa, per ingresso e uscita.
Nella schermata delle impostazioni, cliccando sulla voce di menu Sicurezza possiamo definire una serie di regole cui assoggettare le chiamate e sui blocchi che impediscono di bucare il nostro centralino, come la limitazione alle connessioni sicure e la protezione dall’individuazione delle password SIP.
Tra le limitazioni impostabili nella schermata (proposta nell’immagine seguente) abbiamo il limite di chiamate eseguite nell’arco di tempo, come ad esempio 50 chiamate nell'arco di un’ora: la cinquantunesima viene bloccata...
La limitazione del numero di chiamate è utile perché se qualcuno cattura la password dell'account e inizia a fare chiamate verso l’estero, ad esempio per caricare dei numeri di cellulare ecc. è possibile limitare il danno. Tra le limitazioni rientra anche quella della durata delle telefonate.
È prevista la possibilità di ricevere delle e-mail di notifica al verificarsi del problema.
Concludiamo questo tutorial con un sunto dei servizi PABX, i quali si configurano dalla solita sezione Impostazioni cliccando sulla voce di menu Servizi PBX; ciò apre la schermata mostrata nell’immagine seguente. I servizi PBX si attivano tramite un codice specifico da digitare sulla tastiera del telefono e possono essere vari, come riepilogato nell’immagine seguente.
Tra questi il parcheggio della chiamata (la messa in attesa) la cattura di una chiamata in corso su altro interno, la ricezione di messaggi fax e via di seguito; potete anche impostare la segreteria telefonica. Per impostazione predefinita ogni servizio è un interno che potete modificare a vostro piacimento.
Per quanto riguarda la cattura di una chiamata esistono due servizi: ** più numero interno riguarda una chiamata specifica e *8 le chiamate in generale: nel primo caso quando sta suonando un interno voi sapete qual è, digitate ** e il numero d’interno, quindi prendete la chiamata che lo riguarda (call pick-up). Invece con *8, per catturare una chiamata dovete far parte di una stanza di cattura chiamata; in pratica può prendere la chiamata entrante in uno dei gruppi cui appartenete.
Nella schermata che vedete nell’immagine precedente, oltre a vedere elencati i servizi esistenti è possibile aggiungere nuovi servizi cliccando sul pulsante Aggiungi e accedendo così alla finestra di dialogo di creazione di un nuovo servizio (Aggiungi servizio) e scrivendo nella casella Interno del servizio: l’interno cui associarlo; il servizio si sceglie dal menu a tendina che si apre cliccando nella casella Descrizione: e diventa attivo spuntando la casella Servizio abilitato. Le impostazioni divengono operative cliccando su OK.
A riguardo notate che la schermata differisce in base al servizio in questione: per esempio la ricezione di fax è all’interno 87 e in questo caso nella schermata abilitate il servizio e mettete l’indirizzo e-mail al quale i fax in arrivo vengono inoltrati.
È anche possibile rimuovere un servizio esistente cliccando sulla riga corrispondente e poi sul pulsante Rimuovi.
Le impostazioni per ciascun interno si effettuano facendo doppio clic sul rispettivo servizio, allorché si accede alla finestra di dialogo seguente, dove all’interno associato è possibile abbinare un servizio differente.
Il servizio si sceglie nel menu accessibile dalla casella Descrizione: e diventa attivo spuntando la casella Servizio abilitato (si può disabilitarlo mantenendone comunque le impostazioni, togliendo la spunta). Le impostazioni, ossia le modifiche, divengono operative cliccando su OK.