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Introduzione a PrestaShop

La costruzione e la gestione dei contenuti nei siti web vengono effettuate tipicamente con un CMS, ossia un software usualmente installato su un server, come ad esempio WordPress, Joomla ecc. Questa non è però l’unica soluzione, in quanto esistono e si sono affermate soluzioni Cloud fruibili con la formula SaaS, una delle quali è PrestaShop, la cui caratteristica è di essere dedicato e ottimizzato per la costruzione di siti di e-commerce.

Attualmente PrestaShop è la soluzione più utilizzata per tale target di sviluppo.

Ad esso verrà dedicato questo tutorial, che introdurrà al prodotto, alle caratteristiche e funzionalità, per arrivare, infine, all’utilizzo.

Costruire un e-commerce

Iniziamo con il dire che PrestaShop è un CMS Open Source per la realizzazione di siti ecommerce e che attualmente è molto utilizzato, sebbene come tutti i prodotti del genere ha una sua connotazione e un suo target applicativo.

Ad oggi probabilmente in Italia questa è la tipologia di CMS che va per la maggiore, seconda solo a Zen Cart, come mostra l’immagine seguente, i cui dati sono stati attinti da https://trends.builtwith.com/shop aggiornati a giugno 2019.

Il dato su WooCommerce Checkout è un po’ falsato, perché molti temi all’interno di altri CMS (o semplicemente blog) sono relativi a WooCommerce Checkout e quindi quando si vanno a fare rilevazioni risulta che l’e-commerce utilizza questo, per quanto non sempre sia il CMS utilizzato.

Interessante è anche vedere la distribuzione a livello mondiale, dove il primo posto se lo aggiudica  WooCommerce Checkout ma per i motivi suddetti, al secondo c’è Shopify e al terzo vediamo la presenza di Magento, che per certi versi è un po’ l’antagonista o comunque il sistema di vendita online di riferimento per la piccola media impresa, utilizzato anche con personalizzazioni avanzate da grandissime imprese italiane ed estere.

Quale piattaforma?

La prima scelta da fare quando si valuta la costruzione di un e-commerce e della relativa piattaforma, è se orientarsi verso una soluzione proprietaria, decisamente più costosa, oppure un sistema fornito dalla parte terza, che in questo caso è più un servizio. In quest’ottica rientra Shopify, che attualmente è il sistema per le vendite on-line “a canone” di cui non siè proprietari più diffuso e più interessante, che meglio funziona tra quelli esistenti.

La scelta non è tanto se utilizzare un sistema o un altro, ma sono proprio due tipologie e due percorsi mentali e anche di business completamente differenti; la differenza fra uno qualsiasi dei CMS per ecommerce più o meno famosi è che i costi di gestione a priori sono abbastanza difficili da calcolare e si possono stimare con la consulenza di un esperto, ma ci sono tutti gli imprevisti del caso che sono legati comunque allo sviluppo della piattaforma stessa nel tempo, perché parliamo di software che necessitano di essere aggiornati con costanza col trascorrere del tempo. Non parliamo di un blog normalissimo, perché qui l’aggiornamento diventa un aspetto fondamentale in quanto la “macchina” in questo caso genera denaro, ovvero è strumento del business.

La seconda strada (alternativa ai software acquistati) è quella di utilizzare il cosiddetto SaaS, ovvero un sistema dove si paga il solo servizio (utilizzo della piattaforma software) e qui tutte le problematiche di aggiornamento e quant'altro di sistema, vengono integrati nel canone e se ne occupa il provider. Qui i costi sono più facilmente gestibili e calcolabili.

Se iniziate con l’e-commerce basato su softare proprietario dovete mettere insieme la macchina, i programmi ecc., mentre con il SaaS vi connettete al provider e da lì utilizzate la piattaforma, che è sempre correttamente aggiornata e manutenuta dal provider.

Un altro dettaglio da considerare quando, da sviluppatori, si affrontano le esigenze di un cliente che deve realizzare un e-commerce, è quanti prodotti deve contenere? In realtà non è la quantità di item a creare problemi o a dettare la scelta di questa o quella soluzione. La quantità di prodotti può essere determinante su Woocommerce se si trasforma un sito, mediante un widget, in e-commerce; in questo caso la gestione a livello back-office è complicata. Lo è anche a livello di com’è scritto il codice, perché per esempio in Woocommerce un cliente corrisponde a una pagina, quindi funziona bene solo in certi tipi di realtà.

Confronto tra CMS

È possibile, prima di analizzare i dettagli di PrestaShop, fare un confronto fra i principali CMS utilizzati per creare siti web di e-commerce.

Partiamo da Woocommerce, il quale ha questi pregi:

  • è ideale per piccoli shop on-line, pur non essendo nativo e-commerce;
  • ha un interessante assortimento di widget gratuiti e non.

Tra i difetti evidenziamo che:

  • tende a diventare molto lento se si installano parecchi widget;
  • la gestione back office è poco user friendly.

Passiamo ad Opencart, il cui principale vantaggio è che è un ottimo CMS per e-commerce, ma per contro ha pochi moduli a disposizione e la community di sviluppatori, almeno in Italia, è ridotta e poco attiva.

PrestaShop, invece, è un ottimo CMS per e-commerce in costante evoluzionee tra i pregi ha che:

  • ha una vasta scelta di moduli e personalizzazioni;
  • la community ufficiale è molto attiva (ci sono anche gruppi di sviluppatori su facebook);
  • organizza eventi nazionali e locali di formazione e networking tra rivenditori e sviluppatori.

Concludiamo con Magento, che è un ottimo CMS per e-commerce, molto prestante e diffuso, disponibile in versione 1 e 2 (il supporto per la 1 cesserà a giugno 2020). Ha il difetto di essere oneroso in termini di sviluppo, manutenzione e gestione e richiede molte risorse lato server. La versione 2 è a livello elevatissimo, eccellente, ma entriamo in un mondo di e-commerce dove l'investimento in entrata è sempre una cifra a quattro zeri e molto raramente c'è un uno davanti, perché comunque Magento ha dei costi diversi di sviluppo, un costo più elevato dei componenti che creano Magento e c’è un costo importante anche di gestione sistemistica server richiede effettivamente molte risorse.

La differenza di costi rispetto a Magento molto spesso indirizzo utenti di Magento versione 1 verso PrestaShop, invece che verso il passaggio alla versione 2.

Cosa scegliere? Un CMS oppure un SaaS?

Per realizzare e gestire un sito web, tipicamente si utilizza un software CMS installato su server, ma è anche possibile appoggiarsi a un supporto on-line, quindi un software su Cloud fruito nella formula SaaS, vale a dire Software as a Service. Vediamo un rapido confronto per comprendere cosa convenga di più.

Per quanto riguarda il CMS vi sono costi di gestione non facilmente calcolabili, piattaforma di vendita da strutturare, possibilità di personalizzazione grafica e possibilità di personalizzazioni avanzate.

Per quanto riguarda la soluzione SaaS, presenta vantaggi come costi di gestione facilmente calcolabili e, nel caso di PrestaShop, la disponibilità di una piattaforma di vendita già strutturata e la

possibilità di personalizzazione grafica. Per contro c’è un limite, che è l’impossibilità di eseguire personalizzazioni avanzate.

Conosciamo PrestaShop

Prestashop per certi versi è la soluzione ideale per la micro e piccola media impresa: su uno standard d’investimento non particolarmente elevato è quello che soddisfa meglio le esigenze.

I requisiti di sistema che vengono consigliati sono quelli elencati qui di seguito per quanto riguarda l’installazione su server o PC (qualsiasi installazione locale è unicamente a scopo di test, perché l’e-commerce è accessibile solo se è presente su Internet) son sistemi operativi Windows, Mac e Linux:

  • Un software package: WampServer o EasyPHP per Windows, Xampp o Bitnami per Windows and Mac
  • Server Web: Apache 2.x, Nginx
  • PHP 5.6+ (considerate che oggi siamo alla versione 7.2 e le ultime versioni girano su questo);
  • MySQL 5.0+ installato e un database creato

Nella configurazione PHP bisogna impostare memory_limit su ""124M"" e upload_max_filesize su ""16M"" .

Sono necessarie le estensioni PHP: Mcrypt, OpenSSL, Zip, Curl, GD, PDO.

Per installare PrestaShop su Internet:

  • Server Web: Apache 2.x, Nginx
  • PHP 5.6+ (considerate che oggi siamo alla versione 7.2 e le ultime versioni girano su questo);
  • MySQL 5.0+ installato e un database creato
  • Accesso FTP (chiedi al tuo servizio di hosting di fornirti le credenziali)

Configurazione

  • Nella configurazione PHP, chiedi al tuo provider di impostare memory_limit su ""64M"" e upload_max_filesize su "16M"
  • Certificato SSL se hai in programma di elaborare internamente i pagamenti (non utilizzando PayPal, ad esempio)
  • Estensioni PHP : Mcrypt, OpenSSL, Zip, Curl, GD, PDO
  • Per migliorare le prestazioni: MemCached, Apc, OpCache

Per quanto riguarda la cache, è preferibile evitarne l'utilizzo sugli e-commerce: meglio una macchina potente e uno shop ben costruito che raggiunga velocità elevate non per via della cache ma perché stato ben progettato. La cache ha, su una piattaforma dinamica, il difetto di tenere in memoria delle cose che in certi casi non dovrebbero rimanerci: per esempio un carrello vuoto in cui il cliente ha appena aggiunto un prodotto, a causa della cache potrebbe essere visto ancora come vuoto da back-office.

Bene, ciò stabilito andiamo a vedere l’interfaccia utente di PrestaShop ossia la Dashboard back-office, che è il lato dell’amministratore dell’e-commerce: lo vedete nell’immagine seguente.

La Dashboard presenta sulla parte destra una statistica delle vendite rapportata a mese o ad anno; sulla sinistra (delimitata dallo sfondo grigio scuro) ci sono tutte le funzioni base e su quella colonna vengono fuori eventuali funzioni aggiuntive e moduli aggiuntivi che si vanno a installare.

Quello sui moduli è un discorso che affronteremo velocemente qui e che sarà esteso in un tutorial dedicato che trovate sul nostro stesso sito.

I moduli l'oggetto che fa veramente la differenza su PrestaShop.

Essendo una soluzione per e-commerce, PrestaShop gestisce chiaramente un’ampia gamma di prodotti e di categorie; queste ultime sono praticamente infinite ed è possibile creare anche sottocategorie per ciascuna di esse. Le categorie di prodotto di gestiscono dalla finestra omonima, visibile nell’immagine seguente, ed è possibile creare vari livelli di categoria. Se guardate la parte più a destra in basso della schermata proposta dall’immagine (sotto il pulsante Cerca) notate tre categorie, per due delle quali è presente il pulsante Vedi, riportante il simbolo della lente d’ingrandimento; questo pulsante significa che quella categoria ha delle sottocategorie, visibili cliccandovi sopra, ovvero sopra il triangolino.

Quindi dentro quella categoria ci sono delle altre categorie; questo tipo di “alberatura” (nidificazione) può essere estesa all'infinito, ovvero potrebbero essere creati anche 100 livelli di categoria.

Le categorie, e questo è uno dei punti di forza di PrestaShop, possono essere gestite innanzitutto con un nome categoria, che quello che vedete in alto nell’immagine seguente, nella casella Nome; le categorie sono collegate alla home (un'altra categoria, se c’è una ramificazione).

Si può inserire un’immagine di categoria, non necessariamente quadrata (in realtà dipende dal tema che si andrà a utilizzare) e soprattutto si può operare una personalizzazione SEO, ovvero inserire un META titolo, una META description (descrizione) e delle chiave, come si vede nell’immagine seguente, dove trovate anche il codice che viene pubblicato per tutte le pagine di PrestaShop,  quindi questo vale anche per i prodotti.

Una buona abitudine dei programmatori è eliminare del tutto la riga:

<meta name=”keywords” content=”…….”

perché ormai le keyword sono deprecate da Google da parecchio tempo e c’è sempre il timore di penalizzazioni nella ricerca.

Il fatto però di poter gestire un titolo reale, che è quello che vede l'utente, oltre a una descrizione di categoria dove si possono utilizzare gli H2, H3, H4, un META title e una META description, ha fatto sì che PrestaShop sia di fatto (soprattutto nella versione 1.7) l’e-commerce al mondo che si posiziona meglio e non ha paragoni con nessun altro.

E questo è un fattore estremamente importante perché le visite generate da organico (cioè da utenti) sono gratuite: su certi Shop dove c'è una certa storicità (domini che hanno una certa anzianità) è veramente una cosa importante, perché si incontrano Shop che hanno migliaia ed anche 100.000 euro al mese di visite generate con organico.

Quindi le categorie, se ben costruite, se ben ottimizzate sono veramente uno dei punti di forza.

I prodotti sono il cuore dell’e-commerce; PrestaShop ha un sistema ottimale di caricamento dei prodotti: innanzitutto le immagini, nella versione 1.7 si trascinano quindi il caricamento dell'immagine stessa è un’operazione molto veloce. PrestaShop permette di inserire una descrizione breve (tab Riepilogo della finestra proposta nell’immagine seguente) e una descrizione estesa, che è quella si legge sotto il prodotto, più lunga, inoltre permette la gestione di tutta una serie di campi come il prezzo e l’IVA.

A tale riguardo va precisato che PrestaShop è già pronto per il 2021, anno a partire dal quale tutti gli operatori commerciali web dovranno vendere applicando l’iva del paese di destinazione dell’utente che accede; quindi ogni prodotto può essere esposto con un prezzo in base alla nazione di appartenenza e nel carrello apparirà con l’IVA corretta.

Altra cosa molto importante è che PrestaShop gestisce le varianti: con riferimento all’immagine precedente, nella finestra in basso a destra vedete le varianti di un prodotto, che nello specifico è un materasso (letto singolo, una piazza e mezza, francese ecc.); ogni variante gestisce in maniera autonoma la quantità, i prezzi e volendo anche la foto che viene esposta lato utente.

Questo può essere considerato uno dei punti critici o dei punti di forza di PrestaShop: per esempio è la piattaforma ideale se occorre vendere magliette, ossia taglia stretta, medio larga, colore bianco nero e giallo ecc. perché in automatico crea una variante per ogni combinazione possibile, quindi consente di gestire perfettamente il magazzino, ovvero di sapere quante maglie di una certa taglia o colore sono disponibili.

Tale prerogativa è però anche un limite, in quanto se ci sono prodotti che hanno molte taglie e molti colori, mezza manica o manica lunga ecc., da questo incrocio deriva un numero esponenziale di varianti che potrebbe mandare in tilt il server su cui l’e-commerce è appoggiato.

Quindi questa funzionalità va gestita in modo oculato, cercando di non inserire troppe varianti; sono comunque disponibili moduli che rimediano a questa problematica, ma limitano le possibilità di gestione.

PrestaShop: gestione SEO dei prodotti

La pagina prodotto di PrestaShop nasce per offrire una gestione SEO decisamente avanzata: premesso che salvo negozi dove il prodotto ha una stabilità temporale di un certo rilievo non è mai così importante posizionare il prodotto, tanto più se il turnover (ossia lo shop cambia spesso prodotti) è molto molto veloce, però effettivamente anche su migliaia di prodotti accade che Google per ragioni sue va sceglierne alcuni e li posiziona ottimamente, quindi perdere questa possibilità sarebbe un peccato.

Quindi prestashop offre la possibilità innanzitutto di avere un'anteprima di quella che sarà la pubblicazione del prodotto sulla lista di Google, poi permette di definire un Meta titolo diverso dal titolo del prodotto che appare all’utente, una Meta descrizione specifica e permette di comporre l’URL a piacimento. Inoltre consente di fare il Canonical, cioè se lo fa in maniera automatica, quindi se un prodotto è collegato a quattro categorie diverse, solo una di queste sarà la principale, ossia quella che Google andrà a indicizzare, mentre le altre tre in cui compare il prodotto saranno invisibili a Google.

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Questo per evitare una penalizzazione dovuta al fatto che c'è una duplicazione del prodotto, giacché Google interpreta come un “trucco” per far emergere una pagina rispetto ad altre che potrebbero offrire servizi più allineati alle esigenze dell’utente che fa la ricerca.

Le impostazioni SEO del prodotto si fanno dalla pagina mostrata nell’immagine seguente.

Altra particolarità è che quando si “spegne” un prodotto, PrestaShop in maniera molto semplice permette di avvertire l’utente che visita il sito che quel prodotto o variante è terminato, quindi reindirizzare su un altro prodotto, sia sia con 301, cioè un reindirizzamento permanente o con 302, cioè un reindirizzamento temporaneo.

Inoltre PrestaShop consente di fare reindirizzamenti anche alla categoria madre, quindi se un prodotto localizzato in una sottocategoria è esaurito e non arriverà mai più e non c’è un prodotto simile nello shop al quale si possa fare reindirizzamento, si va ad eseguire un indirizzamento alla categoria principale.

Altra funzionalità che PrestaShop gestisce sono le pagine del marchio del produttore, le quali non necessariamente devono essere attivate: sono utili se uno shop vende prodotti ricondicibili a specifici marchi; PrestaShop permette la creazione di pagine brand con all’incirca le stesse caratteristiche delle pagine di categoria. Le pagine brand, se ben costruite e ragionate vengono posizionate in Google molto bene, perché figurano essere quasi come lo shop ufficiale di quello specifico marchio (immagine seguente).

Quindi si tratta di un tipo di pagina che va curata molto bene. Anche in questo tipo di pagina sono previste una descrizione breve e una completa: la breve può non essere conveniente utilizzarla per ragioni di grafica, mentre va bene la lunga; il logo del produttore si inserisce nella sezione Logo e a sua volta apparirà all’interno dei prodotti che sono collegati al relativo produttore. Il resto è come per le altre sezioni, ossia gli altri prodotti non associati a un logo.

Moduli di PrestaShop

Passiamo adesso a introdurre il mondo dei moduli di PrestaShop, i quali, per chi conosce Wordpress, equivalgono ai widget di questo software. Molti moduli sono nativi e si integrano perfettamente nel core dello Shop ossia sono i moduli che compongono lo Shop; lo Shop è quindi composto da un core e da un pacchetto di 30 moduli standard che possono essere attivati o meno: ad esempio quello che mostra le statistiche del negozio on-line può essere disattivato se non occorre.

La gestione dei moduli in PrestaShop avviene dall’apposita pagina, mostrata nell’immagine seguente, nella quale vediamo i moduli installati e accanto al nome di ciascuno, il pulsante Configura con il rispettivo menu a tendina per impostare il funzionamento dei moduli stessi, ovvero attivarli e disattivarli.

In alto a destra nella pagina abbiamo il pulsante Carica un modulo che permette di importare un modulo ulteriore rispetto a quelli esistenti e Collegati al Marketplace degli Addon, che connette direttamente al Marketplace per l’acquisto di moduli supplementari e add-on.

I moduli sono in grado di aggiungere con facilità funzioni allo schop on-line: per esempio, se vogliamo inserire il Captcha nel form di contatto e non siamo capaci di farlo dal codice, comperiamo questo modulo (che costa una ventina di euro…) che aggiunge la funzione completa e il relativo codice.

A parte questo esempio, i moduli sono molto utili quando si tratta di svolgere compiti un po' più complessi, tipo la gestione di CAP disagiati, fare uno sviluppo in proprio significherebbe perdere parecchie ore di lavoro con un costo di qualche centinaio di euro, mentre con €30 di modulo il problema è risolto.

I moduli disponibili consentono di fare quasi qualsiasi cosa che si possa desiderare, ma è anche possibile, per specifiche esigenze, creare un modulo non esistente e personalizzato.

Il vantaggio del modulo e che è distinto dal core di PrestaShop e quindi man mano che il codice primario viene aggiornato, anche i singoli moduli possono essere aggiornati e quindi funzioneranno sulle versioni successive.

Un modulo è quello che compone le vetrine, quello che compone gli slide e i menu, il che offre

una grande versatilità perché, nel caso del menu, sulla base del modulo scelto si può avere la tipologia che piace, che serve o che risulta adatta a un certo Shop on-line.

Ci sono moduli che fanno anche piccolissimi compiti (“configuratori”) per quando lo Shop ha prodotti che sono composti da un prezzo A, prezzo B, prezzo C che deve scegliere l’utente.

Chiaramente ci sono molto più semplici da importare e configurare ed altri moduli la cui implementazione può richiedere magari l'intervento di un programmatore.

PrestaShop è scalabile, cioè si può partire da una configurazione minimale e, all’occorrenza, aggiungere delle funzoni che si rendessero necessarie: per esempio l’integrazione con il gestionale, la gestione del corriere e via di seguito. Se c’è l’esigenza di crescere, è una cosa che si può gestire, perché in PrestaShop c'è sicuramente un pezzo che si può aggiungere e che risolve il problema sorto.

Le personalizzazioni dei moduli sono interessanti perché i moduli hanno un costo molto contenuto; chi proviene dal mondo di Wordpress sa che buona parte dei widget sono gratis ma sono anche soggetti all’hackeraggio; invece in PrestaShop, moduli gratuiti a parte quelli fondamentali dello strumento non ce ne sono, ma sono distribuiti e venduti conformi dagli add-on di PrestasShop, sono verificati e coerenti con le specifiche costruttive. A parte casi rarissimi, non sono soggetti all’hackeraggio.

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Prestashop possiede un Webservice, che è ad esempio quello che serve per integrare i corrieri o un gestionale di contabilità. Permette la gestione dei corrieri sulla base del peso dei colli o del prezzo, ma anche del CAP e via di seguito.

Inoltre gestisce tutto il ciclo dei buoni sconto, quindi l’inserimento dei buoni sconto o coupon all’interno del carrello; PrestaShop gestisce anche gruppi di clienti il che significa poter avere dei clienti con degli sconti specifici o condizioni di vendita particolari (non è il B2B tradizionale, nel senso che se un’azienda fa veramente business to business fa due Shop separati, ma serve a gestire  qualche rivenditore all'interno di un gruppo con delle scontistiche diverse).

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In PrestaShop è disponibile una gran varietà di temi e questo, nell’evoluzione del mondo del web, è importante perché il tema grafico e l’immagine che lo Shop propone ai visitatori e si identifica con lo Shop stesso. Quindi l'immagine è qualcosa che contraddistingue un e-commerce; in PrestaShop è possibile sia prendere e montare un tema grafico, sia di partire da un tema base che strutturalmente va bene e poi personalizzarlo.

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Concludiamo con altri due dettagli di PrestaShop, il primo dei quali è la stabilità, nel senso che è estremamente difficile metterlo down, off-line o in errore perché si è commesso un errore da back-office. Per fare un paragone, è molto più stabile di Magento e meno sensibile, rispetto a questo, ad errori o ad operazioni errate compiute da back-office.

Quanto all’aggiornamento, il prodotto è costantemente aggiornato dal team di sviluppo sia per quanto riguarda i moduli, sia per quel che concerne il core. Bene o male tutti gli anni viene rilasciata una nuova versione, ma ciò non significa che tutti gli anni lo si debba aggiornare: dipende  dalla programmazione aziendale e dal piano di business, decidere ogni quanto va riveduto l’e-shop. In ogni caso, lo sviluppatore che deve fare un intervento un po' più importante, anche di restyling, sa che troverà una versione contemporanea di PrestaShop perfettamente aggiornata e gratuita.

Multishop: con PrestaShop è possibile

PrestaShop può diventare multishop, ossia permette di gestire da un unico back-office più Shop on-line pubblicati su diversi domini; tale prerogativa può essere critica da gestire ma è un grande punto a favore del prodotto. 

Per esempio con un solo back-office è possibile gestire Shop con contenuti differenti, ma gestendo in maniera unificata, per esempio, magazzini differenti: quindi ad esempio su un sito si trovano le biciclette, su un secondo i ricambi e su un terzo i ricambi e le biciclette, utilizzando per ciascuno dei tre marchi differenti. In realtà tutti gli elementi provengono da un unico magazzino e gli ordini giungono allo stesso target e vanno a scalare le stesse giacenze.

Un aspetto interessante è che oggi iniziano a comparire sulla piazza i primi gestionali per e-commerce: ce ne sono almeno 4 o 5 che funzionano già abbastanza bene e che sono perfettamente integrati con prestashop Webservice,; si tratta di gestionali in Cloud, quindi è possibile caricare i prodotti sul gestionale e li si ritrova automaticamente pubblicati sullo Shop. Gestisce la fatturazione  (anche elettroniac) le giacenze ecc.

L’utilizzo di un gestionale apre una dimensione differente anche nell’ottica del Multishop, nel senso che probabilmente è più interessante investire su un gestionale capace di gestire 2 ,3 ,4 ,5 Shop anziché fare un multishop, anche pagando il prezzo di non avere un back-office comune, ma in realtà il backoffice diventa il gestionale, quindi il, problema è poco rilevante. Tale soluzione apporta il vantaggio di avere macchine più semplici e una stabilità decisamente maggiore.

Integrazione con metodi di pagamento e corrieri in PrestaShop

PrestaShop supporta metodi di pagamento come PayPal ed anche stripe e PayPlug, che sono apparsi recentemente, ma anche altri; per il mercato italiano esistono integrazioni con Intesa Sanpaolo, Unicredit, Credito Cooperativo ecc. Insomma, troviamo decine e decine di sistemi di  pagamento già pronti preparati con moduli specifici.

Lo stesso discorso vale per il corriere: PrestaShop supporta l’integrazione con le piattaforme di molti corrieri e tra questi ne citiamo; ad esempio  GLS ha una piattaforma che sicuramente in Italia è quella più all'avanguardia, seguita da quella di TNT, che si integra perfettamente con lo Shop e automaticamente, quando arriva un ordine, lo carica sulla piattaforma del corriere in modo che chi gestisce lo Shop a fine giornata vede la lista degli ordini, appone il flag su quelli da spedire e il corriere viene avvisato per il ritiro.

Il sistema permette di stampare lettera di vettura e le etichette; per quanto riguarda BRT, questo si fa ancora in una maniera un po’ più artigianale perché bisogna importare file .csv, ma stanno arrivando tutti all’automazione, un po’ alla volta. L’automazione e l’integrazione sono un fattore importante,  perché quando si arriva a un certo numero di spedizioni al giorno (oltre le 1009) deve essere creata una struttura particolarmente efficiente, possibilmente supportata da dei tool che possano eliminare o limitare il lavoro manuale.