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Ma anche se le questioni legali sono meno vincolanti, per aprire un hotspot pubblico non basta condividere la password della rete wireless con tutti gli ospiti. Uno scenario simile metterebbe infatti seriamente a rischio la sicurezza e la qualità della connessione a Internet di tutta l’azienda o l’organizzazione.
La rete guest, a cui gli ospiti possono accedere liberamente, deve infatti essere separata rispetto a quella principale, per impedire l’accesso a servizi locali, come server Web, stampanti o cartelle condivise. Gli ospiti poi non devono poter “sniffare” il traffico, rubando informazioni riservate, ma devono utilizzare un punto di accesso separato. Infine non devono essere in grado di saturare la banda disponibile: chi si collega non deve infatti infastidire gli altri utilizzatori del servizio e i membri dell’organizzazione ospitante.
GuestSurf è un dispositivo piccolo e semplice da usare che permette di controllare l’accesso alla rete Internet da parte degli ospiti. Viene venduto e distribuito direttamente da Coretech e si adatta a molte esigenze diverse. Permette infatti di creare un punto di accesso a Internet con caratteristiche anche molto differenti: accesso libero, accesso dopo l’accettazione delle condizioni d’uso (completamente personalizzabili), accesso per gli utenti registrati con raccolta dei dati (ad esempio nome ed e-mail) e tramite un codice temporaneo. Questo codice – che può durare da 30 minuti fino a 180 giorni – può essere comunicato solo ai clienti della struttura, per evitare l’accesso da parte di estranei, anche utilizzando la comoda stampante termica GIS-TP disponibile come accessorio sempre presso Coretech.
GuestSurf è un dispositivo particolarmente compatto ma ben costruito. Il telaio colorato è in metallo opaco ed è solidale con il piccolo piedistallo che lo tiene alzato da terra, in verticale, a circa 4 cm di altezza. Nella parte inferiore si trovano le due porte di rete (Lan e Wan), l’ingresso dell’alimentazione e il pulsante di reset, mentre sul fronte sono presenti ben 6 led di colori differenti che segnalano se il dispositivo è acceso (Power) se c’è attività sulla rete (Activity), se è in uso (In use), se si è verificato un errore (Error), se non c’è collegamento a Internet (No Internet) e se l’hotspot è abilitato.
La porta Wan deve essere collegata a un router che fornisce accesso a Internet, mentre sulla porta Lan si possono connettere uno o più access point o uno switch nel caso di una rete cablata. Anche se non include una interfaccia di rete wireless il GuestSurf può essere utilizzato in combinazione con qualsiasi access point, anche economico. Nelle strutture come alberghi o centri congressi in cui c’è già una rete wireless che copre l’intero edificio, il GuestSurf può essere collegato a monte di tutta la rete, per garantire una protezione adeguata. Può gestire tranquillamente fino a 100 client collegati simultaneamente e può generare fino a un massimo di 10.000 codici di accesso differenti.
Se ci sono server o altre risorse, come Nas o stampanti, collegati alla stessa sottorete a cui viene collegata la porta Wan del GuestSurf, gli ospiti non potranno accedervi in alcun modo. Inoltre il piccolo dispositivo può bloccare direttamente la maggior parte dei software di file sharing, limitando così lo spreco della banda ed evitando il rischio di ripercussioni legali.