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Un backup, diverse opzioni di ripristino. Ripristino con Cove Data Protection

22/02/24 CoreTech Blog

Cove Data Protection di N-able è stato concepito per supportare l’intera gamma di esigenze di ripristino, da un’unica dashboard multitenant.

Cove offre il ripristino rapido di file e cartelle o il disaster recovery completo on premise o su cloud. L’efficiente architettura SaaS di Cove riduce tempi e costi associati alla protezione dei dati e migliora le misure contro il ransomware offrendo per impostazione predefinita l’isolamento dello spazio di archiviazione destinato al backup.

Grazie all’approccio basato su cloud di Cove, i backup vengono archiviati sul nostro cloud privato globale, fuori dalla portata dei ransomware sulla rete locale.

E la funzionalità di continuità operativa di Cove mette a disposizione opzioni di ripristino proattivo per offrire livelli di servizio più avanzati, ad esempio il test del ripristino automatizzato e l’immagine di standby, tutto senza la necessità di costose appliance di backup proprietarie.

Ecco alcune domande comuni e le relative risposte circa il ripristino tramite Cove.

In caso di disastro, posso eseguire il failover sul cloud di N-able?

Sarebbe un’idea interessante, ma riteniamo che il failover sul cloud di Microsoft Azure sia una soluzione migliore. L’invio dei dati al tenant Azure è gratuito e si paga solo il calcolo Azure all’avvio della macchina virtuale.

La funzionalità dell’immagine di standby di Cove consente di creare un’immagine di avvio dopo ogni backup e la memorizza in Azure (o in un’altra posizione di tua scelta) finché non serve.

In caso di interruzioni o guasti, Azure ti offre il pieno controllo delle risorse calcolate e il costo dell’esecuzione di Azure durante un’interruzione rappresenta un investimento migliore rispetto all’acquisto e alla manutenzione di una costosa appliance per il backup e il disaster recovery.

Puoi inoltre continuare a tenere in esecuzione la macchina virtuale in Azure, se preferisci, come parte di una più robusta strategia IT basata su cloud.

Infine, se Azure Active Directory è in esecuzione sul tenant, il network fabric è già pronto all’uso. Gli altri fornitori di backup che mettono a disposizione il failover sui propri cloud privati di solito in questa posizione non offrono risorse a livello di produzione.

Il loro approccio è fornire esclusivamente una soluzione temporanea e il failback così diventa un’altra operazione da eseguire.

Cove associato ad Azure rappresenta un approccio più intelligente e offre anche i vantaggi di tenere le copie principali di backup in un solo cloud, mentre l’ambiente dedicato al ripristino in caso di disastri è disponibile su un altro cloud. Il connubio perfetto.

N-able fornisce un’appliance per backup e disaster recovery?

Le appliance di backup proprietarie sono comode, ma anche molto costose poiché presentano una serie di svantaggi.

  • Prima di tutto, l’acquisto anticipato deve essere adeguato all’ambiente dei clienti. Si consiglia infatti di acquistare un’appliance con dimensioni 2,5 o 3 volte superiori rispetto a quelle dell’ambiente di produzione. Capita di spendere di più per l’apparecchiatura per il disaster recovery che per l’ambiente di produzione, ed è una situazione tutt’altro che ideale.
  • Via via che i dati aumentano, dovrai prendere decisioni difficili: effettuare l’upgrade o acquistare un’appliance di maggiori dimensioni prima che quella attuale termini il proprio ciclo di vita utile, oppure scegliere di proteggere solo una porzione di dati.
  • Il failover a un’appliance spesso impone di utilizzare un minor numero di risorse finché non hai il tempo di eseguire il failback in produzione.
  • Se la procedura di backup dipende dall’appliance per l’aggregazione e la deduplica dei dati prima dell’invio al cloud, un dispositivo non disponibile o pieno potrebbe interrompere il backup in modo imprevisto.
  • Le appliance proprietarie possono essere utilizzate solo per questo scopo, il che comporta una minore flessibilità dell’uso di risorse.
  • Se scegli una costosa soluzione basata su appliance, questa non sarà alla portata di tutti i tuoi clienti, il che potrebbe costringerti a utilizzare più di un prodotto per il backup e il disaster recovery. Con Cove, puoi eseguire la standardizzazione con una sola soluzione per rispondere alle diverse esigenze dei clienti e accontentarli per quanto riguarda il budget, il che favorirà l’efficienza delle procedure operative IT e ridurrà la necessità di formare il personale. Con l’architettura basata su cloud di Cove, la memorizzazione in locale è completamente facoltativa. Sei tu a scegliere come gestire i requisiti di ciascun cliente. Chi ha a disposizione budget ridotti e non mira a RTO ridotti, potrà affidarsi solo al backup su cloud, mentre per i clienti con requisiti più rigorosi potrai utilizzare l’hardware che preferisci e la funzionalità di continuità operativa di Cove per implementare una vera e propria appliance. In tal modo aggiungerai una risorsa conveniente e flessibile alla rete che potrai utilizzare per altri scopi, a un costo molto inferiore rispetto alle appliance proprietarie.

Infine, grazie all’approccio innovativo di Cove, le immagini di standby hanno le stesse dimensioni del dispositivi di origine, così potrai utilizzare le risorse a disposizione più a lungo.

Quanto tempo è necessario per eseguire il ripristino di un server da 1 TB?

Cove ti offre due opzioni: ripristino reattivo o ripristino proattivo. Puoi avviare la procedura di ripristino quando qualcosa non va (approccio reattivo) o implementare le risorse in anticipo (approccio proattivo) per avvantaggiarti ed erogare un disaster recovery più rapido.

Nella maggior parte dei casi è probabile che solo il 10-20% dei dati presenti su un server sia davvero fondamentale subito dopo un disastro. Quando scegli un approccio reattivo al ripristino, Cove ti consente di selezionare il sistema operativo, le applicazioni e i dati più importanti da ripristinare per primi.

Questo significa che nel caso di un server da 1 TB saranno necessari 200 GB (o meno) per il ripristino immediato così si riducono i tempi e si semplifica la gestione rispetto al ripristino dell’immagine completa immediatamente dopo il disastro.

Poi, nelle ore che seguono e una volta che le procedure operative critiche sono state ripristinate, potrai recuperare gli altri dati.

Questo approccio più intelligente non è possibile con i tradizionali prodotti per il backup basati su immagini. Per erogare un livello di servizio più elevato e offrire un disaster recovery as-a-service, puoi affidarti alle funzionalità di continuità operativa di Cove.

A una ridotta tariffa mensile, Cove ti permette di conservare una copia completa dei dati in formato avviabile e aggiornata dopo ogni backup. Tale immagine di standby può essere archiviata in locale presso la sede del cliente, nel tuo data center o sul cloud Azure.

Questo approccio offre un ripristino più veloce e prevedibile e crea anche l’infrastruttura per testare e verificare la procedura di avvio con ogni backup, per un ulteriore livello di sicurezza.

Come si esegue il ripristino in seguito a un attacco ransomware?

L’architettura innovativa di Cove riduce la superficie di attacco vulnerabile ai ransomware della rete in due modi.

Prima di tutto, le copie di backup sono archiviate all’esterno della rete locale, sul nostro cloud privato e isolate per impostazione predefinita.

In secondo luogo, la nostra applicazione SaaS è in hosting all’esterno della tua rete, a differenza delle tradizionali applicazioni per il backup on premise, prese di mira come primo obiettivo da alcuni ransomware.

Al di là di tutto, è importante ricordare che non sempre è consigliabile procedere con il ripristino istantaneo e frettoloso nell’ambiente di produzione. Soprattutto qualora il cliente abbia sottoscritto una polizza informatica, non è il caso di intervenire rischiando di rendere nulla la copertura. Gli esperti in materia di sicurezza consigliano di stilare un piano completo di risposta agli incidenti che includa il requisito di preservare le prove legali per l’analisi e di contenere prima di tutto la minaccia.

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Il ripristino va eseguito in un ambiente isolato per ridurre il rischio di reintrodurre il malware nella rete, pur consentendo l’operatività aziendale. Cove è perfetto per questo. 

E i più comuni ripristini a livello di file e cartelle? Come si comporta Cove in questo caso?

Questo è un altro aspetto in cui l’architettura di Cove si mostra superiore rispetto ai tradizionali backup per immagini. Cove sottopone a backup file e cartelle e lo stato del sistema separatamente.

Questo offre innumerevoli vantaggi, tra cui la possibilità di escludere i tipi di file non necessari (ad esempio i file temporanei di Internet o il registro di Windows dei file da non sottoporre a backup), così i backup incrementali saranno 60 volte più ridotti rispetto ai backup per immagini completi.

Poiché Cove elabora le modifiche dall’interno del disco, le normali procedure quali lo spostamento dei file e il monitoraggio dei blocchi modificati non vengono considerati come modifiche che impongono un ulteriore backup.

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Cove sottopone a backup solo quello di cui hai realmente bisogno, elabora i processi in modo efficiente e sposta i dati in modo altrettanto efficace. Questo metodo si chiama TrueDelta™.

Tale efficienza è lampante anche quando si esegue il ripristino a livello di file o cartelle. Non è necessario ripristinare l’immagine completa e poi cercare i file che servono.

Grazie a un naturale e intuitivo meccanismo di ricerca basato su struttura, è semplice anche per il personale meno esperto individuare e ripristinare quello che è necessario, in molto meno tempo rispetto ai sistemi legacy. Puoi persino scegliere di offrire un ripristino self service agli utenti, per risparmiare tempo e favorire la soddisfazione dei clienti.

Posso eseguire un ripristino bare metal con Cove?

Certamente. Il ripristino bare metal o virtuale è un’opzione standard di Cove. Oltre alla funzionalità già descritta dell’immagine di standby, puoi conservare una copia locale dei backup, nota come LocalSpeedVault.

Se è presente, Cove cercherà prima i file disponibili in locale, utilizzando lo storage cloud remoto solo per eventuali dati mancanti. Questo accelera il ripristino del sistema completo, tuttavia è anche possibile memorizzare tutto su cloud ed eseguire il ripristino se necessario.


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