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Web security: 5 motivi per cui è essenziale contro i ransomware

21/07/22 CoreTech Blog

Il ransomware è stato fonte di gravi problemi per molte organizzazioni negli ultimi anni. Consapevoli della situazione, molte concentrano i propri sforzi nella protezione contro questo tipo di minacce. Così, spesso spostano i loro budget lontano dalla sicurezza web. Sfortunatamente, in questo modo, rendono i sistemi IT meno sicuri proprio contro il ransomware.

Ecco 5 motivi per cui prendersi cura della sicurezza web è molto importante per evitare il ransomware.

1)     Il ransomware è il risultato di un’escalation di attacchi

Il ransomware non è l'attacco in sé. È il risultato dell'attacco vero e proprio.

Confrontandolo con una malattia, il software ransomware rappresenta il virus o il batterio. I virus o i batteri entrano nel corpo dell'ospite, si moltiplicano e infettano l'intero sistema, spesso con esiti fatali. Lo stesso fa il ransomware: una volta entrato nel sistema, potrebbe essere impossibile fermarlo.

Tuttavia, come un batterio o un virus non vola da un host all'altro da solo, non lo fa nemmeno il ransomware. Dev’essere in qualche modo introdotto nel sistema. Le misure di difesa più efficaci sono in questa fase, mirate in primo luogo a prevenire l'ingresso di ransomware nel sistema.

Proprio come batteri e virus, il ransomware può essere distribuito utilizzando percorsi diversi. Per esempio, batteri e virus possono diffondersi al tatto o tramite goccioline di saliva. Allo stesso modo, il ransomware può essere distribuito dal phishing e dall'ingegneria sociale o sfruttando vulnerabilità del sistema. E al giorno d'oggi, la maggior parte delle vulnerabilità sono vulnerabilità web (il motivo 3 qui di seguito spiega perché).

Conclusione

Per proteggerti dal ransomware, devi concentrarti sulla protezione contro gli attacchi che possono essere utilizzati per fornire ransomware ai tuoi sistemi. Una volta che il ransomware è nel tuo sistema, è troppo tardi.

2)     Gli attacchi web diffondono ransomware

Si ritiene che phishing e ingegneria sociale siano i metodi più comuni per diffondere ransomware. In realtà, il phishing è potenziato da vulnerabilità web comuni come il cross-site scripting (XSS). Queste vulnerabilità consentono agli aggressori di utilizzare nomi di dominio rinomati, per esempio il nome della tua attività, per inviare attacchi ai dipendenti e ad altri.

Immagina che la tua applicazione web abbia una vulnerabilità XSS. Questa permette all’hacker di inviare ai tuoi dipendenti un URL con il tuo nome di dominio. Visitando questo dominio, un dipendente viene reindirizzato a un percorso di download dannoso: scarica così un programma di installazione di ransomware. Pensi che i tuoi dipendenti non cadranno una simile trappola? Pensaci bene.

 

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Uno scenario ancora peggiore. L'hacker può utilizzare l’applicazione web vulnerabile per attaccare i tuoi partner commerciali, i tuoi clienti e persino il pubblico in generale. In questo modo, rivela la debolezza del tuo sistema e danneggia irreparabilmente la tua reputazione. Per evitarlo, devi assicurarti che non ci siano vulnerabilità XSS nei sistemi che utilizzano i tuoi domini.

Conclusione

Le vulnerabilità web favoriscono attacchi di phishing contro la tua organizzazione, partner, clienti e pubblico in generale. Uno scenario del genere comporta un danno irreparabile alla tua reputazione.

3)     Passi al cloud e gli hacker attaccano il cloud

Come scritto nel motivo 1, il ransomware può essere diffuso nel sistema utilizzando metodi diversi, sfruttando le vulnerabilità. Qualche tempo fa, la maggior parte di tali vulnerabilità esisteva nei sistemi locali: si trattava, per esempio, di vulnerabilità di rete risultanti da software obsoleto o da una configurazione errata delle reti locali. Molte aziende sono passate al lavoro da remoto durante la pandemia e le reti locali stanno perdendo ancora più terreno.

Vengono sostituite dal cloud. E il cloud si basa su tecnologie web. Pertanto, il passaggio al cloud è associato alla crescente importanza delle vulnerabilità web. Le vulnerabilità che in passato, forse, interessavano solo i siti web di marketing ora possono influire sui sistemi business-critical e sui dati business-critical.

Anche i creatori di ransomware sono all'avanguardia. Sono consapevoli che non è più sufficiente per un crittografo malintenzionato eseguire la scansione attraverso una rete locale e infettare desktop e server locali. Sono consapevoli che oggigiorno sempre più potenziali vittime utilizzano thin client (browser) e accedono ai dati che vengono archiviati nel cloud. Si rendono conto, di conseguenza, che devono sfruttare sempre più vulnerabilità web/cloud per avere un software ransomware più efficace.

Conclusione

La maggior parte delle organizzazioni utilizza già il cloud o si sta preparando a utilizzarlo, rendendo obsoleta la sicurezza della rete. Concentrarsi sulla sicurezza della rete anziché sulla sicurezza web rende inutili gli sforzi per proteggersi dal ransomware.

4)     Le organizzazioni non segnalano i dettagli dell'attacco

È molto difficile sapere come difendere la tua azienda dai ransomware perché le altre organizzazioni vittime di ransomware il più delle volte non condividono le loro esperienze. Informano semplicemente il pubblico che sono stati vittime di un attacco ransomware, niente di più.

Questo comportamento è comprensibile. Infatti, le organizzazioni attaccate potrebbero non essere in grado di correggere immediatamente i propri punti deboli di sicurezza. In secondo luogo, le organizzazioni hanno paura di condividere i dettagli del vettore di attacco perché una condivisione del genere potrebbe renderle più vulnerabili. Terzo, molte organizzazioni credono che ammettere gli errori danneggi la reputazione.

Sfortunatamente, questo comportamento rallenta lo sviluppo di metodi di protezione efficienti e ha un impatto negativo sulla sicurezza IT in tutto il mondo.

Conclusione

La mancata condivisione dei dettagli sui vettori di attacco utilizzati per diffondere ransomware ai sistemi rende più difficile difendersi dal ransomware.

5)     I media si concentrano sul problema, non sulla soluzione

Quando sono noti i dettagli dell'attacco, la maggior parte dei media decide di non evidenziarli: questo peggiora la situazione. Succede nel caso di tutte le violazioni della sicurezza. I media si concentrano su argomenti popolari come l'impatto sul business dell'attacco ransomware.

Per esempio, per scoprire che la violazione dei dati di Capital One del 2019 è stata causata da una falsificazione delle richieste lato server (SSRF), dovresti fare ricerche in profondità nei motori di ricerca. La maggior parte dei media non ha dato queste informazioni cruciali.

D’altro canto, è una piacevole sorpresa scoprire che ci sono grandi aziende che seguono le migliori pratiche possibili nella sicurezza informatica. Non esiste un esempio migliore di Cloudflare. Quando nel 2019 Cloudflare ha subito una grave interruzione causata da un errore umano e dall'uso di un web application firewall (WAF), ha descritto l'intero incidente con un livello di dettaglio impressionante.

Conclusione

Raccomandiamo ai media di condividere i dettagli degli attacchi noti. Se condividiamo le informazioni e capiamo i primi passaggi di un attacco ransomware, abbiamo tutti maggiori possibilità di proteggerci.


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