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Programmi di condivisione dei file: quali sono le possibilità

30/07/21 Debora Visconti Blog

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Dalla nuvola scende la pioggia? No, dalla nuvola arrivano servizi e risorse. Questo è il nocciolo del cloud-computing e di tutti i programmi di condivisione dei file in cloud. Alla base di questa innovativa soluzione tecnologica c’è un modo altrettanto innovativo di concepire l’infrastruttura informatica. Software e hardware che permettono le attività aziendali non sono più l’equivalente dei macchinari che in una fabbrica consentono la produzione. Non sono oggetti da tenere in ufficio, temendo obsolescenza e guasti. Sono servizi. Dunque, la nuvola ci segue nel percorso multiforme dell’impresa, che deve continuamente adeguarsi al contesto, e ci dà di volta in volta ciò che è necessario.

Nell’articolo diamo una breve panoramica delle piattaforme cloud e delle “forme” in cui sono disponibili. Ci concentriamo poi sugli strumenti che permettono di condividere e rendere sempre accessibili le risorse di un’azienda.

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Le piattaforme cloud

Che cosa sono le piattaforme cloud? E quali sono? Quotidianamente le utilizziamo e magari non ci facciamo caso, non ne siamo consapevoli. Infatti, anche i social network sono piattaforme che si appoggiano a servizi di cloud-computing: sono nella nuvola tecnologica Facebook, YouTube, Instagram, Twitter, e molti altri canali che utilizziamo per il tempo libero o la comunicazione professionale. Insomma, il cloud-computing ha reso possibili attività che oggi sono irrinunciabili per la maggior parte delle persone. Imprenditori, imprenditrici e responsabili aziendali che tentennano sull’uso del cloud, stanno probabilmente già beneficiando di applicazioni che nascono proprio “nella nuvola”. Basta avere Office 365, e il cloud-computing diventa la normalità di ogni giorno lavorativo.

Che cos’è il cloud-computing

Se ne parla tanto e si dà quasi per scontato. Ma vale la pena domandarsi che cos’è il cloud-computing. In primo luogo, il cloud rappresenta un modello per l’organizzazione dell’infrastruttura informatica. Si basa sulla distribuzione e sulla fornitura di servizi, con programmi, piattaforme e servizi on demand. Gli ambienti IT sono creati nei server con architettura in cluster dei datacenter, senza costituire un onere di gestione per l’impresa. L’infrastruttura diventa scalabile perché può essere facilmente adeguata alle esigenze del momento di un’attività commerciale.

 

La differenza tra cloud pubblico e privato

Cloud pubblico e cloud privato sono due modalità attraverso cui sono rese disponibili le funzioni della nuvola tecnologica alle aziende. L’una e l’altra hanno aspetti vantaggiosi e aspetti meno vantaggiosi. Per capire come si caratterizzano, occorre soprattutto individuare qual è la differenza tra cloud pubblico e privato. Nel cloud pubblico, le risorse dell’ambiente IT sono condivise tra diversi clienti, seppure le attività tra uno e l’altro rimangano invisibili: si tratta di soluzioni multi-tenant. Al contrario nel cloud privato uno o più server sono dedicati a un singolo cliente. In passato questa tipologia di cloud comportava un’organizzazione on premise. Oggi viene realizzato un ambiente di cloud privato nel datacenter gestito da un provider esterno all’azienda che ne è l’utente finale.

Quali sono gli svantaggi del cloud pubblico

Ci sono numerose circostanze in cui un cloud pubblico rappresenta una buona scelta. Per esempio, le esigenze di un privato che ne fa uso per interessi personali possono essere soddisfatte con una soluzione del genere, anche di base e gratuita. Ma quali sono gli svantaggi del cloud pubblico per un professionista o un’azienda che hanno necessità di un livello elevato di sicurezza ed efficienza? Una prima valutazione da fare riguarda il ripristino delle condizioni precedenti e delle risorse in caso di inconveniente. Un cloud pubblico potrebbe non garantire la stessa tempestività di un cloud privato. Anche gli aspetti di gestione di dati e informazioni riservate vanno ben considerati: infatti, un errore dietro l’angolo è la condivisione di cartelle con persone esterne alla rete aziendale.

Che cos’è una soluzione di cloud ibrido e come funziona

Esiste anche una terza possibilità nel panorama dei modi di usufruire della nuvola tecnologica: si tratta del cloud ibrido. Dalla denominazione si intuisce che rappresenta una mescolanza di altri elementi. Ma che cos’è, dunque, una soluzione di cloud ibrido e come funziona?  Il cloud ibrido è un ambiente IT misto per servizi, calcolo e storage caratterizzato da un’organizzazione on premise che coniuga cloud privato e cloud pubblico. Funziona in modo analogo ai consueti cloud privati e cloud pubblici attraverso software di virtualizzazione, container, programmi di gestione, reti locali, private o WAN (wide area network).

Ambienti multi-cloud

Mettere insieme cose diverse, trovare collegamenti e sinergie, sono le basi della creatività. Nel regno dell’informatica, gli ambienti multi-cloud vestono un po’ i panni dell’unione di strumenti differenti che fa la forza di un’impresa. Che cosa sono? I multi-cloud sono infrastrutture in cui convivono cloud privati e cloud pubblici gestiti da diversi provider. Rappresentano una buona soluzione per garantirsi failover, shadow IT e prossimità di un fornitore nel caso di società distribuite sul territorio.

Cloud-computing: vantaggi della nuvola tecnologica

È intuitivo considerare che il cloud-computing porta vantaggi considerevoli a un’azienda. In particolare, la nuvola è una soluzione tecnologica che garantisce la massima flessibilità. Infatti, le imprese che se ne avvalgono non sono più obbligate a mantenere hardware nella propria sede. Così possono beneficiare anche di una riduzione dei costi: non devono sostenere spese per manutenzione e sostituzione di componenti per obsolescenza. In più, le tecnologie del cloud sono fondamentali per garantire un’efficace collaborazione tra lavoratori e lavoratrici di una società. Infine, il cloud è una risorsa per la sicurezza di dati e informazioni strategiche dell’azienda.

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I programmi di condivisione di file in rete

Tra le numerose funzioni disponibili grazie al cloud, ci sono quelle dei programmi di condivisione di file in rete. Di che cosa si tratta? Sono applicazioni che permettono di creare una sorta di “magazzino” virtuale dove custodire ogni tipo di documento. Ma non si tratta solo di un luogo non luogo del web dove vengono custoditi dati e informazioni. Infatti, le piattaforme cloud per il file sharing sono soprattutto accessi che selezionano utenti autorizzati tra cui sono condivise determinate risorse. Applicazioni di questo tipo sono arricchite da uno strumento per fare modifiche a file e documenti archiviati e per crearne di nuovi: si tratta di un vero e proprio editor collaborativo online.

Qual è il miglior sito di file sharing

Se hai un’azienda IT o la gestisci, se lavori come MSP e VAR, ti domandi qual è il miglior sito di file sharing per te. Stai magari valutando un programma per la condivisione di file nel cloud, ma ancora non hai trovato la soluzione adatta alle tue esigenze. Infatti, la tua impresa è una PMI e rivende servizi alle aziende che sono i tuoi clienti finali. Vuoi mantenere indipendenza e margine per continuare al meglio l’attività come provider. Non esiste il meglio in assoluto, ma c’è sempre un meglio in relazione ai propri obiettivi. Per te un’ottima scelta è RocketBox di CoreTech.

La scatola-razzo di un’azienda milanese

Che cos’è RocketBox? È una creazione di CoreTech, azienda milanese specializzata in soluzioni b2b nel settore dell’informatica. Si tratta di uno strumento di file sharing dedicato alle PMI del settore dell’informatica che lavorano come MSP e VAR. Il nome già ne anticipa l’efficienza: è un “razzo”, quindi è veloce, ed è un “contenitore”, un “box” virtuale dove archiviare online dati e informazioni. RocketBox garantisce un backup di sicurezza e può essere utilizzato con crittografia per ottenere la massima protezione. In più RocketBox valorizza l’identità aziendale della tua PMI. Infatti, è white label: permette la personalizzazione con logo, dominio e certificato SSL della propria società.

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