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22/03/21 Debora Visconti Blog
La nuvola ci segue ovunque siamo. Ed è una gran fortuna. Permette lo smart working, l’integrazione delle risorse, backup, storage, flessibilità e risparmio. Sono molti i vantaggi del cloud computing e in particolare della tecnologia dei server cloud. Ma andiamo con ordine. Di cosa si tratta? Cosa sono i server cloud effettivamente? A dispetto del nome nebuloso, essi rappresentano strumenti ottimi per garantire efficienza e ridurre le spese.
Per capire qual è il significato dell’espressione “cloud server” e come funziona questa bellissima possibilità dell’informatica, bisogna addentrarsi nei territori innovativi della virtualizzazione. In questo articolo, si racconta del server cloud: a cosa serve e come funziona.
In Italia, tra i principali cloud provider italiani, c’è CoreTech, che propone il server cloud Stellar, soluzione white label, di classe enterprise, full optional, con server cloud support incluso.
Sommario
Cosa vuol dire virtualizzazione e come funziona
E dunque, cosa sono i cloud server
Tutti i vantaggi dei server in cloud
Server dedicati vs cloud based server
Dove si trovano i server cloud
Puntuale come un gong, colpisce la domanda “cos’è un cloud server”. È il primo interrogativo che fa eco nella mente quando si valutano nuove possibilità del digitale per la propria impresa. Le parole sono due, ma la realtà cui fanno riferimento è una, unica e multiforme nei numerosi vantaggi che offre. C’è lo zampino di due tecnologie: il cloud computing e il server. Dunque, per capire cosa significa server cloud e come funziona questo strumento, occorre prima chiarire che cos’è un server, cos’è il cloud, la famosa nuvola, e in cosa consiste la virtualizzazione.
Chiunque abbia battuto per caso, per necessità o per passione i sentieri dell’informatica, nel lavoro o nella vita privata, ha almeno una vaga idea di cosa sia un server. Per arrivare però all’obiettivo dell’articolo, cioè spiegare cosa significa server cloud, non ci si deve accontentare. Infatti, è possibile dare una definizione precisa dell’oggetto server, con tutti i suoi aspetti materiali. Il server è un prodotto fisico, è hardware. Quando pronunciamo la parola “server”, deve venirci in mente una macchina. Ma di che macchina si tratta?
Dell’oggetto server, la definizione potrebbe grossomodo suonare così:
Il server è un computer caratterizzato da prestazioni elevate che fornisce servizi e risorse ad altri dispositivi elettronici collegati.
Insomma, il server è un computer con i muscoli. È più potente del pc che usiamo per le attività d’ufficio, per controllare la posta, per fare un videogioco o navigare alla ricerca di informazioni. Ma come ogni altro computer, possiede un processore, una RAM, e un certo spazio su disco.
Ed ecco che ci tocca balzare sulla nuvola. Il termine “cloud” in inglese significa “nuvola”. Chi ha inventato questa terminologia, deve aver pensato che l’immagine della nube si adattasse bene a descrivere lo status dello strumento tecnologico cui si riferisce. Infatti, il cloud mette a disposizione risorse, strumenti e servizi, ma è in un altro posto rispetto a chi lo utilizza, che di questo posto ignora tutto, nella maggior parte dei casi. Il cloud ha natura virtuale, non è palpabile da chi effettivamente ne fa uso.
Se si desidera dare del cloud una definizione, si potrebbe dire così:
Il cloud non è altro che uno spazio di archiviazione online, un luogo costituito da computer molto potenti, veri e propri server. In queste macchine, è possibile conservare dati, informazioni, documenti e altre risorse, che diventano accessibili ovunque ci si trovi attraverso Internet. Ma attraverso il cloud possono anche essere rese disponibili funzioni caratteristiche di software.
Per arrivare finalmente a definire che cos’è un server cloud, sono utili alcuni chiarimenti su cosa vuol dire virtualizzazione e su come funziona questa tecnologia. Lo strumento della virtualizzazione permette di fruire di risorse che sarebbero proprie di hardware, cioè di macchine fisiche, attraverso software. Si tratta di applicazioni che virtualizzano l’hardware, simulano i suoi strumenti e le sue possibilità operative. Nella virtualizzazione, i software riproducono funzioni proprie dell’hardware che viene virtualizzato. Le componenti che lo costituiscono, nel loro insieme, prendono il nome di “macchina virtuale”.
Si è già in parte chiarito dalle anticipazioni il significato dell’espressione “server cloud”, cioè un server in cloud, virtuale, strumento importante per un’impresa.
Un server cloud è una macchina che viene interessata dal processo di virtualizzazione. E proprio attraverso questo processo fornisce ad altri elaboratori risorse, le mette in condivisione: si tratta di risorse come RAM, processore e spazio su disco.
La virtualizzazione viene attuata attraverso software appositi che vengono detti “hypervisor”. Le modalità di fruizione del server cloud rientrano nel modello dell’Infrastructure as a Service (IaaS), cioè “infrastruttura come servizio”. Le risorse utilizzate attraverso questo server virtuale molto flessibile sono rese disponibili da un cloud service provider temporaneamente, solo per le ore in cui sono effettivamente necessarie.
Se vuoi scoprire anche che cosa sono le VPS e in cosa differiscono dal cloud server, leggi Server VPS: cosa sono e perché sono diverse dal cloud server.
È stato chiarito a cosa ci si riferisce quando si parla di server cloud. A cosa serve però in concreto questa tecnologia? Quali sono i vantaggi per chi la utilizza? Un server cloud per aziende risponde all’esigenza di ridurre i costi. Poi, è funzionale al bisogno di scalabilità dell’impresa. Infatti, il server cloud utilizza solo una parte, un sottoinsieme, del server fisico in cui è ospitato. E questa parte utilizzata non è fissa, ma viene di volta in volta modificata in base alle reali necessità. Dunque, questo server virtuale a disposizione dell’azienda è molto flessibile e può essere configurato e riconfigurato facilmente. Viene così garantita una perfetta scalabilità. Le funzioni assolte dal server cloud per aziende vengono pagate in base al reale utilizzo, senza quote fisse.
È importante spiegare in modo sintetico come funzionano i server cloud. Infatti, gli imprenditori che cercano un server cloud per aziende si interrogano sul suo funzionamento, subito dopo aver compreso di cosa si tratta e quali sono i suoi vantaggi. La chiave che dà avvio al “meccanismo” alla base di come funziona un server cloud sta nella virtualizzazione. Infatti, i server virtuali funzionano grazie a software particolari, chiamati “hypervisor”, che vengono installati sulle macchine che devono essere connesse e virtualizzate. Le risorse presenti su queste macchine diventano così fruibili, come fossero software, dagli elaboratori di una o più imprese.
Quali sono i vantaggi di un cloud server? Elenchiamoli:
Il cloud è nuvola. Le nuvole fan ombra e si fanno ombra tra di loro. Così, nubi sul cloud potrebbero essere considerate la riservatezza e le questioni legate all’ambito legale. Per questo è importante affidarsi a fornitori affidabili.
Un aspetto importante delle differenze tra server cloud e hosting riguarda la domanda “quanto costa?”. Cloud server e hosting propongono due modelli di fornitura dei servizi differenti. Sono distinti da un’idea di business diversa: la prima tecnologia permette al cliente di pagare per quanto ha effettivamente usato; la seconda prevede, invece, una tariffa prestabilita, che rimane fissa, su base annuale o mensile. Per approfondire, leggi anche Differenza tra hosting e cloud server: facciamo chiarezza.
I server dedicati non sono equivalenti a un server cloud aziendale. La differenza sostanziale tra i due è questa: un server dedicato è fisico, un cloud server è virtuale. Dunque, il primo è caratterizzato da hardware che viene destinato a compiti specifici per uno specifico cliente. Nel secondo ci sono macchine virtuali che garantiscono la massima scalabilità alle esigenze di un’impresa. I server dedicati Aruba sono un esempio di hardware messo a disposizione di un singolo cliente. Si tratta di una soluzione adatta a contesti aziendali in cui non sono richieste prestazioni molto elevate.
Ci si potrebbe domandare dove si trovino i server cloud in un senso duplice, cioè riguardo all’infrastruttura e riguardo ai dati. I due interrogativi hanno risposte collegate, sono due binari paralleli. Infatti, i server in cloud si appoggiano a un’infrastruttura costituita da data center dislocati in ogni parte del mondo. Si tratta di server farm, anche dette “webfarm”, in cui lo spazio di memoria viene ”affittato” agli utenti, privati, professionisti, imprese o enti pubblici. Quando vengono utilizzati i servizi offerti dai server in cloud, i dati non finiscono nelle memorie locali, ma nei server dei data center. Infatti, il coud è “nuvola”, cioè costituito da un’infrastruttura “impalpabile” per l’utente, che garantisce l’erogazione di servizi.
Non è possibile sapere in quale server e in quale data center siano archiviate le informazioni. Il provider del servizio potrebbe trovarsi al di là dell’oceano, mentre i server sono dislocati in Europa, ma non possiamo saperlo. Senz’altro, però, questa memoria sempre disponibile è assicurata da dischi rigidi (HDD, cioè “hard disk drive”). Lo stesso funzionamento è alla base di servizi diffusi anche nel mercato consumer, come per esempio la posta elettronica o il server cloud Google.
Per sapere quanto costa un server cloud, bisogna innanzitutto capire a quali necessità rispondono le risorse della nuvola. Infatti, la spesa per l’uso dei servizi della nuvola tecnologica è proporzionale a quello che ne facciamo, a quanto della nuvola effettivamente consumiamo. Dunque, per un server cloud aziendale ci sarà un range di prezzi da valutare sulla base di una preventiva configurazione dei servizi necessari.
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