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24/07/20 Debora Visconti Blog
PILLOLE DI CYBERSECURITY
24-07-2020
Gli hacker mettono a frutto le loro abilità analitiche per compiere loschi piani. Hanno “incrinature” nei sistemi Citrix che potrebbero compromettere la sicurezza delle reti aziendali che li utilizzano. I responsabili Citrix hanno trovato i talloni d’Achille ed è già stata messa in campo una strategia per correre ai ripari.
La sicurezza delle reti informatiche è uno degli aspetti più importanti da garantire nella gestione di un’azienda. Citrix ha individuato alcune vulnerabilità che interessano i suoi prodotti: ADC, SD-WAN WANOP, Gateway. Johannes Ullrich ha deciso di intervenire giocando d’astuzia. Lui è il “sommo capo” del SANS Technology Institute, fucina di talenti del settore della cybersecurity. La strategia per sbaragliare gli hacker punta su diversivi: gli honeypot.
A sentir “honeypot” l’orsetto Winnie The Pooh si sfregherebbe le zampe, tutto contento, con l’acquolina in bocca. Così succede agli hacker, ma loro malgrado, perché di dolce non c’è niente per i malintenzionati del web. Letteralmente l’espressione anglosassone “honeypot” significa “barattolo del miele”. E in effetti, un honeypot funziona proprio come uno squisito richiamo che attira chi vuol sabotare la sicurezza delle reti informatiche.
Come funziona in concreto? Cosa sono gli honeypot? Gli honeypot sono a tutti gli effetti dei computer che vengono destinati al compito di fare da esca per gli hacker. Sono impostati con una serie di punti di debolezza voluti: password facilissime da individuare, porte lasciate aperte per accogliere gli intrusi. Nel momento in cui gli hacker attaccano l’honeypot, inizia il tracciamento della loro attività, che fornisce informazioni utili per contrastarli.
Se vuoi sapere di più sulle vulnerabilità dei sistemi Citrix, leggi l’articolo