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18/07/20 Debora Visconti Blog
PILLOLE DI CYBERSECURITY
18-07-2020
Venerdì 17 porta scalogna, ma anche il 19 giugno, a quanto pare. Così è successo al cantiere nautico Fountaine-Pajot, nei pressi di La Rochelle, costruttore di imbarcazioni da diporto come catamarani e barche monoscafo a vela, con marchio Dufour. Infatti, un mese fa, l’infrastruttura IT dell’azienda di belle barche è stata presa di mira dagli hacker con un attacco informatico. Malware insidioso più che mai è quello utilizzato stavolta dagli hacker, perché colpisce nel pieno della ripartenza dopo il lockdown per il coronavirus.
Il crimine IT è in agguato in questi mesi critici per le industrie che stanno riprendendo la loro attività dopo il lockdown determinato dal covid-19. Ne ha subito gli assalti il cantiere nautico delle barche Fountaine-Pajot. Il 19 giugno, i responsabili dell’azienda hanno dichiarato di essersi attivati per far fronte a un attacco informatico. “Malware” è diventata, dunque, la parola spauracchio del reparto informatico della società, già messa a dura prova dai due mesi di mancata produzione.
L’assalto IT del cantiere navale Fountaine-Pajot arriva subito dopo un’altra spiacevole tempesta informatica per un’azienda importante del settore nautico: Honda. Infatti, la nota casa di produzione giapponese realizza motori fuoribordo, e l’attacco informatico subito ha interessato, in particolare, le attività in ambito marino.
La pandemia e l’interruzione del lavoro per farvi fronte hanno causato gravi ritardi nelle consegne per il cantiere Fountaine-Pahot. La necessità di risanare i danni provocati dall’attacco informatico mette ulteriormente alla prova l’azienda.
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