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14/04/20 CoreTech Blog
di Francesco Grecucci
I sistemi Windows Server sono basati sulla versione del sistema operativo destinata al mercato client. Difatti Windows Server 2003 si basa su Windows XP, Windows Server 2008 R2 su Windows 7, etc. Quest'ultima edizione, pone le sue fondamenta in Windows 10 1809.
La novità più importante di questa release di Windows Server riguarda lo sviluppo della tecnologia cloud, che ha visto cambiare negli ultimi anni il modo in cui vediamo i server. In Windows Server 2019 si punta maggiormente sul servizio Microsoft Azure. Attraverso il pannello Windows Admin Center, è possibile collegare il nostro server al cloud tramite l'Azure Network Adapter. Questo collegamento consiste in una VPN point-to-site verso i server di Azure. La procedura è davvero semplice ed intuitiva.
Il problema della larghezza di banda è un problema risaputo delle reti di computer. In questa nuova versione di Windows Server però, ci viene in aiuto Low Extra Delay Background Transport (LEDBAT), un provider di controllo per lo sfruttamento della larghezza di banda, divisa automaticamente tra gli utenti e le applicazioni in base alle loro esigenze. Tuttavia, nel caso in cui ci siano poche richieste, la larghezza viene messa totalmente a disposizione. Dunque, si avrà sempre il massimo delle prestazioni.
La sicurezza per un amministratore di rete è fondamentale e Windows Server lo sa. Il nuovo Windows Defender ATP è un gruppo di funzionalità per la prevenzione delle intrusioni, tra cui la riduzione della superficie di attacco: fondamentale per la prevenzione dai Ransomware. Quest'ultima impedisce l'attacco da parte di malware nascosti dietro file di uso quotidiano (es. documenti di office) e blocca eventuali minacce tramite posta elettronica. Un'altra funzione interessante è l'Accesso controllato alle cartelle, che protegge i dati bloccando l'accesso da processi non attendibili.
Il fatto che sia possibile eseguire tutte le applicazioni per Linux - grazie al nuovo Subsystem for Linux - shell bash compresa, è sicuramente stuzzicante. Il pregio di questa funzionalità è che Linux utilizzerà meno risorse in termini di CPU, storage e memoria rispetto ad una macchina virtuale completa. In più, sia Windows Server 2019 che Linux possono lavorare sugli stessi file.
Inoltre, è possibile eseguire anche contenitori basati su Linux accanto a quelli con Windows senza problemi. Possiamo dire che Windows Server 2019 stia veramente aprendo le sue porte al sistema operativo
