Dopo aver affrontato e analizzato cosa può fare il provider per guidare il cliente nella migrazione cloud, vediamo cosa deve fare il provider stesso, internamente, per essere adeguato a questo ruolo. Le prime due domande che il provider può farsi sono:
Nel primo caso è fondamentale fare una profonda autocritica e autoanalisi sia dal punto di vista tecnico, sia del proprio business in generale. Nel secondo caso – seppur avendo analizzato i vantaggi che l’apertura al modello CSP può portare in termini di espansione del business – è sicuramente utile avere almeno un’idea di quali e quanti clienti già in essere possano essere interessati al nuovo modello di lavoro. Appurato che le risposte a queste due domande siano positive, bisogna passare alla fase di analisi interna e stesura del nuovo business plan, seguendo dei passaggi “milestone”
per poter proporre occore avere queste caratteristiche lato provider:
Competenze tecniche specifiche
Capacità di gestione progetti e migrazioni
Strumenti adeguati alla gestione del nuovo business
Idee e Obiettivi sul medio e lungo periodo
Verificare la preparazione del personale a disposizione
Must-have
Nice-to-have
Not-to-have
Costi di realizzazione iniziali
Piano di vendita in riferimento ai servizi attivati
Richiedere un feedback iniziale a una selezione di clienti
La scelta del campione di clienti va fatta in modo che i risultati abbiano senso e che non si tramuti in una colossale perdita di tempo e risorse. Per scegliere un campione significativo si possono seguire alcune linee guida:
Sia chiaro che quanto elencato fino ad ora non è che l’inizio: una volta sul mercato bisogna essere consapevoli del fatto che l’obiettivo dovrà essere un miglioramento continuo e costante formato da alcuni pilastri fondamentali: